{"id":65713,"date":"2024-10-15T08:30:00","date_gmt":"2024-10-15T06:30:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.servizidemografici.com\/?p=65713"},"modified":"2024-10-15T09:58:33","modified_gmt":"2024-10-15T07:58:33","slug":"decreto-flussi-migratori-2023-2025-nuove-norme-su-lavoratori-stranieri-e-protezione-internazionale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.servizidemografici.com\/decreto-flussi-migratori-2023-2025-nuove-norme-su-lavoratori-stranieri-e-protezione-internazionale\/","title":{"rendered":"Decreto flussi migratori 2023-2025: nuove norme su lavoratori stranieri e protezione internazionale"},"content":{"rendered":"
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\n Il decreto legge 11 ottobre 2024, n. 145<\/a><\/strong>, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 239 dell’11 ottobre 2024, introduce una serie di misure urgenti volte a disciplinare l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia, rafforzare la tutela e l’assistenza alle vittime di caporalato, e migliorare la gestione dei flussi migratori<\/strong>. Il provvedimento, che dovr\u00e0 essere convertito in legge entro il 10 dicembre 2024, si compone di tre parti principali.\n <\/p>\n \n\n

\n La prima parte<\/strong> riguarda una serie di modifiche alla disciplina dell’ingresso per motivi di lavoro<\/strong>, con l’obiettivo di rendere pi\u00f9 efficienti le procedure per i flussi di ingresso<\/strong>. Nella seconda parte<\/strong>, vengono introdotte misure per combattere il lavoro sommerso<\/strong> e garantire una maggiore tutela alle vittime di sfruttamento lavorativo<\/strong>, in particolare quelle coinvolte nel caporalato. Infine, la terza parte<\/strong> prevede una serie di modifiche alla disciplina del soccorso in mare<\/strong> e norme relative all’identificazione dei migranti e ai respingimenti.\n <\/p>\n \n\n

\n Queste misure rappresentano un tentativo del Governo di affrontare le sfide attuali legate all’immigrazione e al lavoro illegale, bilanciando le necessit\u00e0 del mercato del lavoro italiano con la tutela dei diritti umani e la sicurezza dei confini.\n <\/p>\n <\/div>\n\n

Lavoratori stranieri e caporalato: nuove regole di ingresso<\/h2>\n

\n Il decreto-legge introduce importanti novit\u00e0 per semplificare e accelerare le procedure di ingresso in Italia per motivi di lavoro. Tra le principali misure, spiccano:
Precompilazione delle domande<\/strong> di nulla osta al lavoro prima del cosiddetto “click day”, per consentire controlli pi\u00f9 approfonditi.
Interoperabilit\u00e0 dei sistemi informatici<\/strong> dei Ministeri, INPS e Agenzia delle Entrate, al fine di automatizzare le verifiche sui dati.
Obbligo di conferma<\/strong> da parte del datore di lavoro prima del rilascio del visto per il lavoratore straniero.
Digitalizzazione delle procedure<\/strong>, eliminando la necessit\u00e0 di presentarsi fisicamente presso gli uffici preposti.
Inibizione del datore di lavoro<\/strong> per tre anni se non provvede alla stipula del contratto di lavoro dopo l’ingresso dello straniero.
Canali di ingresso sperimentali<\/strong> per l’assistenza a grandi anziani e disabili, con un limite di 10.000 unit\u00e0 per il 2025.\n <\/p>\n <\/div>\n\n

Tutela delle vittime di caporalato<\/h2>\n

\n Il decreto rafforza le tutele per le vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato, introducendo il permesso di soggiorno per casi speciali. Questo provvedimento estende l’applicazione del programma di emersione e assistenza sociale e consente la conversione del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o studio, previa iscrizione a corsi regolari. Viene inoltre previsto il patrocinio gratuito per coloro che collaborano all’emersione del reato di caporalato, favorendo l’individuazione dei responsabili.\n <\/p>\n <\/div>\n\n

Flussi migratori e protezione internazionale<\/h2>\n

\n Il decreto affronta anche la gestione dei flussi migratori, introducendo misure per rafforzare i controlli alle frontiere e garantire un maggiore coordinamento tra le autorit\u00e0 competenti. Tra le disposizioni principali:
Obblighi di collaborazione<\/strong> da parte degli stranieri richiedenti asilo, inclusi quelli soccorsi in mare, per l’accertamento della loro identit\u00e0 e cittadinanza.
Misure di respingimento<\/strong> alla frontiera per coloro rintracciati in attivit\u00e0 di soccorso in mare e soggetti a rischio di fuga.
Revoca della protezione speciale<\/strong>, in caso di fondati motivi di pericolo per la sicurezza dello Stato.
Inoltre, la procedura di protezione internazionale sar\u00e0 soggetta a una nuova disciplina che prevede il ritiro implicito della domanda in caso di allontanamento ingiustificato dello straniero dalle strutture di accoglienza.\n <\/p>\n <\/div>\n\n

Procedimenti giurisdizionali e impugnazioni<\/h2>\n

\n Infine, il decreto-legge introduce modifiche ai procedimenti giurisdizionali, riducendo i tempi per le impugnazioni contro i provvedimenti di trattenimento e respingimento alla frontiera. Il termine per presentare ricorso \u00e8 ridotto da 14 a 7 giorni, e il giudice competente avr\u00e0 60 giorni per decidere in merito all\u2019impugnazione.\n <\/p>\n \n\n

\n Con queste nuove disposizioni, il governo mira a bilanciare la necessit\u00e0 di flussi migratori regolamentati con una maggiore tutela delle vittime di sfruttamento e una gestione pi\u00f9 efficace delle richieste di protezione internazionale.\n <\/p>\n \n\n