Stranieri e Comunitari – servizidemografici.com https://www.servizidemografici.com Servizidemografici.com propone notizie, leggi e normative, giurisprudenza, prassi e approfondimenti per Regioni, Province, Comuni e professionisti che si occupano della gestione dello stato civile ed anagrafe Mon, 28 Oct 2024 08:32:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.servizidemografici.com/wp-content/uploads/2024/08/cropped-Servizi_demografici_PA.png?w=32 Stranieri e Comunitari – servizidemografici.com https://www.servizidemografici.com 32 32 235365670 Decreto flussi 2025: come presentare domanda per gli oltre 181mila ingressi per lavoro https://www.servizidemografici.com/decreto-flussi-2025-come-presentare-domanda-per-gli-oltre-181mila-ingressi-per-lavoro/ https://www.servizidemografici.com/decreto-flussi-2025-come-presentare-domanda-per-gli-oltre-181mila-ingressi-per-lavoro/#respond Mon, 28 Oct 2024 08:30:48 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=66118

Decreto flussi 2025: oltre 181.000 ingressi per lavoratori stranieri

Il decreto flussi 2025 prevede l’ingresso di oltre 181.000 lavoratori non comunitari in Italia, sia per lavori stagionali che non stagionali. La circolare con le indicazioni operative è stata diramata dai Ministeri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e del Turismo, in linea con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023 e il decreto legge n. 145 dell’11 ottobre 2024.

Quote d’ingresso per il 2025

Per il 2025 sono previste le seguenti quote:
Lavoro subordinato non stagionale: 70.720 ingressi
Lavoro autonomo: 730 ingressi
Lavoro subordinato stagionale: 110.000 ingressi

Fasi e scadenze per la precompilazione delle domande

Le date per la precompilazione delle domande variano a seconda del tipo di lavoro:
Dal 1° al 30 novembre 2024: precompilazione per i click day rispettivamente del 5, 7 e 12 febbraio 2025.
Dal 1° al 31 luglio 2025: precompilazione per il click day del 1° ottobre 2025, dedicato al settore turistico-alberghiero
A partire dalle ore 9:00 del 1° novembre 2024 e fino al 30 novembre 2024 sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda all’indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it/, con accesso dalle 08:00 alle 20:00 tutti i giorni, inclusi sabato e domenica.

Date e orari per l’invio definitivo delle domande

Le domande precompilate potranno essere inviate nei seguenti giorni:
5 febbraio 2025, ore 9:00: per i lavoratori subordinati non stagionali (mod. B2020)
7 febbraio 2025, ore 9:00: per i lavoratori non stagionali, compresi i settori di assistenza familiare e sociosanitaria
12 febbraio 2025, ore 9:00: per i lavoratori del settore agricolo e turistico-alberghiero. Le quote del settore turistico-alberghiero sono suddivise tra febbraio (70%) e ottobre (30%).

Domande sperimentali per assistenza familiare e sociosanitaria

A partire dalle ore 9:00 del 7 febbraio 2025, in via sperimentale, sarà possibile inoltrare fino a 10.000 domande fuori quota per lavoratori dedicati all’assistenza di persone con disabilità o anziani.

Identità digitale richiesta per l’invio delle domande

Per l’invio telematico delle domande sul portale https://portaleservizi.dlci.interno.it/, è obbligatorio l’uso di SPID o della CIE (Carta d’Identità Elettronica).

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Stranieri e comunitari

La gestione dei cittadini stranieri e comunitari costituisce da sempre uno degli aspetti più delicati dell’attività dell’ufficio anagrafe, in considerazione delle complessità derivanti da un quadro giuridico molto articolato ed in costante evoluzione. Le normali procedure anagrafiche devono necessariamente confrontarsi con la disciplina nazionale in materia di immigrazione per i cittadini di paesi terzi e con la normativa di matrice comunitaria per la libera circolazione e il soggiorno dei cittadini dell’Unione Europea. L’obiettivo dell’opera è quello di mettere a disposizione degli operatori uno strumento pratico, di facile consultazione, che riesca a delineare in modo chiaro ed esaustivo le corrette procedure da applicare nei singoli casi. Dopo i primi due capitoli dedicati alla ricostruzione del quadro normativo rispettivamente in materia di immigrazione dei cittadini extraUE e di libera circolazione dei cittadini comunitari, il volume illustra con un approccio prevalentemente pratico le diverse attività che l’ufficiale d’anagrafe è chiamato a porre in essere relativamente alle iscrizioni, mutazioni e cancellazioni anagrafiche, ponendo in risalto la diversa incidenza nel procedimento amministrativo delle condizioni di regolarità e di legalità del soggiorno. Il volume analizza inoltre le specificità dei richiedenti protezione internazionale e dei cittadini del Regno Unito dopo la Brexit. Un intero capitolo è dedicato alla complessa tematica dell’attestazione di soggiorno permanente dei cittadini comunitari. Da ultimo è affrontata la recentissima questione della protezione temporanea accordata ai profughi ucraini in fuga dal conflitto bellico. L’opera è corredata da tutta la modulistica necessaria per agevolare il lavoro degli operatori, quest’ultima disponibile anche in versione compilabile. William Damiani Funzionario comunale, esperto in materia di Anagrafe e Diritto Amministrativo.

William Damiani | Maggioli Editore 2022

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Condizioni per il rilascio del permesso di soggiorno “per attesa occupazione” https://www.servizidemografici.com/condizioni-per-il-rilascio-del-permesso-di-soggiorno-per-attesa-occupazione/ https://www.servizidemografici.com/condizioni-per-il-rilascio-del-permesso-di-soggiorno-per-attesa-occupazione/#respond Fri, 25 Oct 2024 05:30:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65736

Il possibile rilascio di un permesso di soggiorno “per attesa occupazione” è correlato all’esistenza di una domanda di emersione di lavoro irregolare valida ed efficace e di un rapporto di lavoro che presenti i requisiti previsti dalla legge (Consiglio di Stato, sez. III, 8 marzo 2023, n. 2472; 6 ottobre 2022, n. 8576; 15 settembre 2022, n. 8006).

I principi di diritto estratti dalla sentenza

– Il rilascio del permesso di soggiorno per attesa occupazione è subordinato a una valida domanda di emersione e alla presenza di un rapporto di lavoro conforme ai requisiti di legge (art. 103 del d.l. n. 34/2020, art. 22 del d.lgs. 286/1998).
– La procedura di emersione si articola in due fasi: la prima, preliminare, è volta all’acquisizione dei pareri da Questura e Ispettorato del Lavoro. Solo in una fase successiva, se i pareri sono favorevoli, lo straniero può essere convocato.
– Il rilascio del permesso di soggiorno per attesa occupazione richiede che la domanda di emersione non sia stata presentata in modo strumentale solo per ottenere il permesso di soggiorno.
– La Corte Costituzionale ha stabilito che l’indefettibilità del requisito reddituale del datore di lavoro è ragionevole e volta a prevenire elusioni del sistema di emersione.
– La sentenza conferma che la mancanza del requisito reddituale del datore di lavoro impedisce la concessione del permesso per attesa occupazione​

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Accoglienza ai migranti, nuovi fondi in Campania https://www.servizidemografici.com/accoglienza-ai-migranti-nuovi-fondi-in-campania/ https://www.servizidemografici.com/accoglienza-ai-migranti-nuovi-fondi-in-campania/#respond Thu, 24 Oct 2024 08:30:04 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=66072

di Massimiliano Finali (da Italia Oggi)

La regione Campania ha approvato l’avviso di manifestazione di interesse finalizzata all’individuazione di soggetti del terzo settore per la realizzazione e gestione di interventi rivolti ai cittadini dei paesi terzi, regolarmente soggiornanti, vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo presenti sul territorio campano. L’avviso, denominato “su.pr.eme 2”, mette a disposizione risorse provenienti dal fondo Fami con lo scopo di favorire la prevenzione, il contrasto e l’emersione dalle situazioni di grave sfruttamento lavorativo nell’ambito dei diversi settori produttivi, che vedono coinvolti cittadini e cittadine di Paesi terzi regolarmente soggiornanti nel territorio regionale. Tali attività dovranno realizzare un ecosistema locale all’interno del quale i destinatari potranno trovare risposte qualificate ai loro bisogni e sostegno ai percorsi di autonomia grazie a staff multidisciplinari composti da operatori sociali e legali, mediatori linguistico-culturali, educatori e formatori. Sono ammessi a partecipare al bando, presentando proposte progettuali a valere quale manifestazione di interesse alla co-progettazione, gli enti del terzo settore. I poli sociali dovranno assolvere il compito di sperimentare e attuare servizi e/o dispositivi che facilitino l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, prevedere dispositivi e personale di mediazione di sistema che sia di supporto non solo alle/i cittadine/i di paesi terzi, ma anche alla rete dei servizi pubblici alla quale questi ultimi si rivolgono quali uffici anagrafe e servizi sociali dei comuni, nonché servizi e presidi sanitari.
Per la co-progettazione, l’organizzazione e la gestione condivisa degli interventi e dei servizi, il bando mette a disposizione risorse complessive per oltre 8 milioni di euro. La scadenza del bando è fissata al 31 ottobre 2024.

* Articolo integrale pubblicato su Italia Oggi del 24 ottobre 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l.)

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Protezione internazionale: nuovo decreto legge aggiorna l’elenco dei paesi di origine sicuri https://www.servizidemografici.com/protezione-internazionale-nuovo-decreto-legge-aggiorna-lelenco-dei-paesi-di-origine-sicuri-in-italia/ https://www.servizidemografici.com/protezione-internazionale-nuovo-decreto-legge-aggiorna-lelenco-dei-paesi-di-origine-sicuri-in-italia/#respond Thu, 24 Oct 2024 06:00:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=66018

Nella Gazzetta Ufficiale n. 249 del 23 ottobre 2024 è stato pubblicato il decreto legge 23 ottobre 2024, n. 158 che introduce misure urgenti per riformare le procedure di riconoscimento della protezione internazionale. Una delle principali modifiche riguarda l’aggiornamento della lista dei Paesi di origine sicuri, includendo nuove nazioni come Albania, Egitto, Senegal e Tunisia. I cittadini provenienti da questi Paesi vedranno una valutazione accelerata delle loro domande d’asilo, poiché sono considerati Paesi dove generalmente non sussistono situazioni di persecuzione.

Il decreto interviene anche sulle procedure di ricorso contro i provvedimenti di diniego d’asilo, facilitando la sospensione dell’efficacia esecutiva in casi specifici e introducendo la possibilità di presentare reclami alla Corte d’appello. Inoltre, il testo prevede che l’elenco dei Paesi sicuri venga aggiornato annualmente, con un rapporto del Consiglio dei Ministri da trasmettere al Parlamento e alla Commissione europea.

L’entrata in vigore del decreto è immediata, a partire dal giorno successivo alla sua pubblicazione.

Paesi di origine sicuri

Il cuore della nuova normativa riguarda l’aggiornamento dell’elenco dei Paesi considerati “di origine sicuri”. Questi sono Stati in cui, secondo i dati e le valutazioni fornite dalle organizzazioni internazionali competenti, non sussistono condizioni tali da giustificare la concessione di protezione internazionale per la maggior parte dei richiedenti. L’inserimento di un Paese in questa lista presuppone che i cittadini di tale Stato non abbiano, in linea di massima, fondato motivo di temere persecuzioni o danni gravi.

Nel nuovo elenco approvato dal Consiglio dei Ministri figurano i seguenti Paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.

Questo provvedimento, proposto dal Presidente del Consiglio insieme ai Ministri degli Affari Esteri, dell’Interno e della Giustizia, risponde alla necessità di adeguare le norme italiane ai criteri stabiliti dalla normativa europea, in linea con le pratiche di altri Paesi dell’Unione.

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Stranieri e comunitari

La gestione dei cittadini stranieri e comunitari costituisce da sempre uno degli aspetti più delicati dell’attività dell’ufficio anagrafe, in considerazione delle complessità derivanti da un quadro giuridico molto articolato ed in costante evoluzione. Le normali procedure anagrafiche devono necessariamente confrontarsi con la disciplina nazionale in materia di immigrazione per i cittadini di paesi terzi e con la normativa di matrice comunitaria per la libera circolazione e il soggiorno dei cittadini dell’Unione Europea. L’obiettivo dell’opera è quello di mettere a disposizione degli operatori uno strumento pratico, di facile consultazione, che riesca a delineare in modo chiaro ed esaustivo le corrette procedure da applicare nei singoli casi. Dopo i primi due capitoli dedicati alla ricostruzione del quadro normativo rispettivamente in materia di immigrazione dei cittadini extraUE e di libera circolazione dei cittadini comunitari, il volume illustra con un approccio prevalentemente pratico le diverse attività che l’ufficiale d’anagrafe è chiamato a porre in essere relativamente alle iscrizioni, mutazioni e cancellazioni anagrafiche, ponendo in risalto la diversa incidenza nel procedimento amministrativo delle condizioni di regolarità e di legalità del soggiorno. Il volume analizza inoltre le specificità dei richiedenti protezione internazionale e dei cittadini del Regno Unito dopo la Brexit. Un intero capitolo è dedicato alla complessa tematica dell’attestazione di soggiorno permanente dei cittadini comunitari. Da ultimo è affrontata la recentissima questione della protezione temporanea accordata ai profughi ucraini in fuga dal conflitto bellico. L’opera è corredata da tutta la modulistica necessaria per agevolare il lavoro degli operatori, quest’ultima disponibile anche in versione compilabile. William Damiani Funzionario comunale, esperto in materia di Anagrafe e Diritto Amministrativo.

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Decreto flussi migratori 2023-2025: nuove norme su lavoratori stranieri e protezione internazionale https://www.servizidemografici.com/decreto-flussi-migratori-2023-2025-nuove-norme-su-lavoratori-stranieri-e-protezione-internazionale/ https://www.servizidemografici.com/decreto-flussi-migratori-2023-2025-nuove-norme-su-lavoratori-stranieri-e-protezione-internazionale/#respond Tue, 15 Oct 2024 06:30:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65713

Il decreto legge 11 ottobre 2024, n. 145, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 239 dell’11 ottobre 2024, introduce una serie di misure urgenti volte a disciplinare l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia, rafforzare la tutela e l’assistenza alle vittime di caporalato, e migliorare la gestione dei flussi migratori. Il provvedimento, che dovrà essere convertito in legge entro il 10 dicembre 2024, si compone di tre parti principali.

La prima parte riguarda una serie di modifiche alla disciplina dell’ingresso per motivi di lavoro, con l’obiettivo di rendere più efficienti le procedure per i flussi di ingresso. Nella seconda parte, vengono introdotte misure per combattere il lavoro sommerso e garantire una maggiore tutela alle vittime di sfruttamento lavorativo, in particolare quelle coinvolte nel caporalato. Infine, la terza parte prevede una serie di modifiche alla disciplina del soccorso in mare e norme relative all’identificazione dei migranti e ai respingimenti.

Queste misure rappresentano un tentativo del Governo di affrontare le sfide attuali legate all’immigrazione e al lavoro illegale, bilanciando le necessità del mercato del lavoro italiano con la tutela dei diritti umani e la sicurezza dei confini.

Lavoratori stranieri e caporalato: nuove regole di ingresso

Il decreto-legge introduce importanti novità per semplificare e accelerare le procedure di ingresso in Italia per motivi di lavoro. Tra le principali misure, spiccano:
Precompilazione delle domande di nulla osta al lavoro prima del cosiddetto “click day”, per consentire controlli più approfonditi.
Interoperabilità dei sistemi informatici dei Ministeri, INPS e Agenzia delle Entrate, al fine di automatizzare le verifiche sui dati.
Obbligo di conferma da parte del datore di lavoro prima del rilascio del visto per il lavoratore straniero.
Digitalizzazione delle procedure, eliminando la necessità di presentarsi fisicamente presso gli uffici preposti.
Inibizione del datore di lavoro per tre anni se non provvede alla stipula del contratto di lavoro dopo l’ingresso dello straniero.
Canali di ingresso sperimentali per l’assistenza a grandi anziani e disabili, con un limite di 10.000 unità per il 2025.

Tutela delle vittime di caporalato

Il decreto rafforza le tutele per le vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato, introducendo il permesso di soggiorno per casi speciali. Questo provvedimento estende l’applicazione del programma di emersione e assistenza sociale e consente la conversione del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o studio, previa iscrizione a corsi regolari. Viene inoltre previsto il patrocinio gratuito per coloro che collaborano all’emersione del reato di caporalato, favorendo l’individuazione dei responsabili.

Flussi migratori e protezione internazionale

Il decreto affronta anche la gestione dei flussi migratori, introducendo misure per rafforzare i controlli alle frontiere e garantire un maggiore coordinamento tra le autorità competenti. Tra le disposizioni principali:
Obblighi di collaborazione da parte degli stranieri richiedenti asilo, inclusi quelli soccorsi in mare, per l’accertamento della loro identità e cittadinanza.
Misure di respingimento alla frontiera per coloro rintracciati in attività di soccorso in mare e soggetti a rischio di fuga.
Revoca della protezione speciale, in caso di fondati motivi di pericolo per la sicurezza dello Stato.
Inoltre, la procedura di protezione internazionale sarà soggetta a una nuova disciplina che prevede il ritiro implicito della domanda in caso di allontanamento ingiustificato dello straniero dalle strutture di accoglienza.

Procedimenti giurisdizionali e impugnazioni

Infine, il decreto-legge introduce modifiche ai procedimenti giurisdizionali, riducendo i tempi per le impugnazioni contro i provvedimenti di trattenimento e respingimento alla frontiera. Il termine per presentare ricorso è ridotto da 14 a 7 giorni, e il giudice competente avrà 60 giorni per decidere in merito all’impugnazione.

Con queste nuove disposizioni, il governo mira a bilanciare la necessità di flussi migratori regolamentati con una maggiore tutela delle vittime di sfruttamento e una gestione più efficace delle richieste di protezione internazionale.

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La gestione dei cittadini stranieri e comunitari costituisce da sempre uno degli aspetti più delicati dell’attività dell’ufficio anagrafe, in considerazione delle complessità derivanti da un quadro giuridico molto articolato ed in costante evoluzione. Le normali procedure anagrafiche devono necessariamente confrontarsi con la disciplina nazionale in materia di immigrazione per i cittadini di paesi terzi e con la normativa di matrice comunitaria per la libera circolazione e il soggiorno dei cittadini dell’Unione Europea. L’obiettivo dell’opera è quello di mettere a disposizione degli operatori uno strumento pratico, di facile consultazione, che riesca a delineare in modo chiaro ed esaustivo le corrette procedure da applicare nei singoli casi. Dopo i primi due capitoli dedicati alla ricostruzione del quadro normativo rispettivamente in materia di immigrazione dei cittadini extraUE e di libera circolazione dei cittadini comunitari, il volume illustra con un approccio prevalentemente pratico le diverse attività che l’ufficiale d’anagrafe è chiamato a porre in essere relativamente alle iscrizioni, mutazioni e cancellazioni anagrafiche, ponendo in risalto la diversa incidenza nel procedimento amministrativo delle condizioni di regolarità e di legalità del soggiorno. Il volume analizza inoltre le specificità dei richiedenti protezione internazionale e dei cittadini del Regno Unito dopo la Brexit. Un intero capitolo è dedicato alla complessa tematica dell’attestazione di soggiorno permanente dei cittadini comunitari. Da ultimo è affrontata la recentissima questione della protezione temporanea accordata ai profughi ucraini in fuga dal conflitto bellico. L’opera è corredata da tutta la modulistica necessaria per agevolare il lavoro degli operatori, quest’ultima disponibile anche in versione compilabile. William Damiani Funzionario comunale, esperto in materia di Anagrafe e Diritto Amministrativo.

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COME FARE PER … l’iscrizione anagrafica del minore straniero nato all’estero https://www.servizidemografici.com/come-fare-per-liscrizione-anagrafica-del-minore-straniero-nato-allestero/ https://www.servizidemografici.com/come-fare-per-liscrizione-anagrafica-del-minore-straniero-nato-allestero/#respond Mon, 14 Oct 2024 08:14:48 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65866

Nel caso di genitori residenti in Italia si procede all’iscrizione anagrafica per nascita anche nel caso in cui il minore sia nato fuori dal territorio nazionale e non sia pertanto stato formato un atto di stato civile italiano.

L’articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 prevede al primo comma che l’iscrizione anagrafica del nato deve essere effettuata nel comune di residenza dei genitori o, se questi risiedono in comuni diversi, presso il comune di residenza della madre. Se uno dei genitori non risiede in Italia, l’iscrizione si svolgerà nel comune di residenza dell’altro genitore.

La particolarità dell’iscrizione anagrafica per nascita è quella di essere svincolata dalla dimora abituale del nato, in quanto tale iscrizione è obbligatoria e produce effetti per legge (“ope legis”), a differenza delle iscrizioni anagrafiche ordinarie che si basano sulla effettiva situazione di fatto. Trattandosi di iscrizione per nascita i genitori non dovranno esibire il permesso di soggiorno del minore.

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Cittadini non comunitari in Italia 2023: dati su flussi migratori, permessi di soggiorno e cittadinanze acquisite https://www.servizidemografici.com/cittadini-non-comunitari-in-italia-2023-dati-su-flussi-migratori-permessi-di-soggiorno-e-cittadinanze-acquisite/ https://www.servizidemografici.com/cittadini-non-comunitari-in-italia-2023-dati-su-flussi-migratori-permessi-di-soggiorno-e-cittadinanze-acquisite/#respond Thu, 10 Oct 2024 06:00:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65821

I cittadini non comunitari con regolare permesso di soggiorno al 31 dicembre 2023 sono oltre 3 milioni e 600mila. La collettività ucraina, superando quella albanese e marocchina, si colloca al primo posto per numero di presenze.
Sono 330.730 i permessi di soggiorno rilasciati nel 2023, in diminuzione rispetto all’anno precedente a causa del forte calo dei permessi per protezione temporanea legati alla crisi ucraina.
Crescono i permessi per famiglia e quelli per studio, mentre diminuiscono quelli per lavoro a causa dell’attenuarsi dell’effetto del decreto di emersione del 2020.
Le acquisizioni di cittadinanza italiana da parte di cittadini non comunitari nel 2023 sono state oltre 196mila, stabili rispetto all’anno precedente e in netta crescita rispetto al 2021.

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La gestione dei cittadini stranieri e comunitari costituisce da sempre uno degli aspetti più delicati dell’attività dell’ufficio anagrafe, in considerazione delle complessità derivanti da un quadro giuridico molto articolato ed in costante evoluzione. Le normali procedure anagrafiche devono necessariamente confrontarsi con la disciplina nazionale in materia di immigrazione per i cittadini di paesi terzi e con la normativa di matrice comunitaria per la libera circolazione e il soggiorno dei cittadini dell’Unione Europea. L’obiettivo dell’opera è quello di mettere a disposizione degli operatori uno strumento pratico, di facile consultazione, che riesca a delineare in modo chiaro ed esaustivo le corrette procedure da applicare nei singoli casi. Dopo i primi due capitoli dedicati alla ricostruzione del quadro normativo rispettivamente in materia di immigrazione dei cittadini extraUE e di libera circolazione dei cittadini comunitari, il volume illustra con un approccio prevalentemente pratico le diverse attività che l’ufficiale d’anagrafe è chiamato a porre in essere relativamente alle iscrizioni, mutazioni e cancellazioni anagrafiche, ponendo in risalto la diversa incidenza nel procedimento amministrativo delle condizioni di regolarità e di legalità del soggiorno. Il volume analizza inoltre le specificità dei richiedenti protezione internazionale e dei cittadini del Regno Unito dopo la Brexit. Un intero capitolo è dedicato alla complessa tematica dell’attestazione di soggiorno permanente dei cittadini comunitari. Da ultimo è affrontata la recentissima questione della protezione temporanea accordata ai profughi ucraini in fuga dal conflitto bellico. L’opera è corredata da tutta la modulistica necessaria per agevolare il lavoro degli operatori, quest’ultima disponibile anche in versione compilabile. William Damiani Funzionario comunale, esperto in materia di Anagrafe e Diritto Amministrativo.

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Rassegna di giurisprudenza sulla Protezione Internazionale https://www.servizidemografici.com/rassegna-di-giurisprudenza-sulla-protezione-internazionale-13/ https://www.servizidemografici.com/rassegna-di-giurisprudenza-sulla-protezione-internazionale-13/#respond Mon, 07 Oct 2024 05:30:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65751

La Corte di Cassazione ha pubblicato una Rassegna tematica delle pronunce per il periodo luglio-agosto 2024 in materia di protezione internazionale.
Il progetto di collaborazione tra l’Ufficio del Massimario e del ruolo della Corte di Cassazione e l’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA) ha ad oggetto una rassegna, con cadenza bimestrale, delle pronunce della Suprema Corte, massimate e non massimate, concernente i profili processuali e sostanziali della protezione internazionale, della protezione complementare e della materia inerente al regolamento Dublino. Le molteplici questioni esaminate dalla giurisprudenza di legittimità verranno presentate attraverso un sistema di parole chiave (idoneo a facilitare una ricerca mirata) ed una sintesi delle principali ragioni giuridiche contenute nella decisione.

Riportiamo, di seguito, il sommario dei temi trattati:

PARTE PRIMA: QUESTIONI DI DIRITTO SOSTANZIALE

1.1. Protezione complementare
1.1.1. Giudizio di comparazione

PARTE SECONDA: QUESTIONI PROCEDURALI

2.1. Questioni di ammissibilità o procedibilità del ricorso
2.2. Unità Dublino – Il procedimento per la determinazione dello Stato competente

PARTE TERZA – ESPULSIONE, ALLONTANAMENTO E TRATTENIMENTO

3.1 Espulsione amministrativa
3.1.1 Questioni procedurali
3.2. Respingimento
3.3. I casi di inespellibilità
3.4. La tutela dell’unità familiare
3.4.1. Ricongiungimento familiare
3.5. Trattenimento
3.5.1. Proroga del trattenimento
3.5.2. Misure alternative al trattenimento

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Nomina del tutore per minore straniero non accompagnato: competenza del Tribunale per i minorenni e ruolo del Console https://www.servizidemografici.com/nomina-del-tutore-per-minore-straniero-non-accompagnato-competenza-del-tribunale-per-i-minorenni-e-ruolo-del-console/ https://www.servizidemografici.com/nomina-del-tutore-per-minore-straniero-non-accompagnato-competenza-del-tribunale-per-i-minorenni-e-ruolo-del-console/#respond Fri, 04 Oct 2024 06:00:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65717

La tutela dei minori stranieri non accompagnati è prioritaria e richiede un’azione coordinata tra le autorità nazionali e internazionali, rispettando il principio del miglior interesse del minore, anche in presenza di nomine consolari. L’intervento consolare, volto alla protezione dei diritti del minore, non può alterare la procedura giuridica prevista dallo Stato ospitante per la sua protezione.

I principi di fatto

– Il minore C.C. è un minore straniero non accompagnato di origine ucraina, giunto in Italia a seguito della guerra in Ucraina.
– Il Consolato Generale dello Stato Ucraino a Napoli, competente anche per la regione Sicilia, ha chiesto di partecipare al procedimento giudiziale riguardante la tutela del minore C.C., sostenendo che il minore non fosse non accompagnato, poiché il Consolato aveva nominato un tutore internazionale (D.D.).
– Il Tribunale per i minorenni di Catania ha dichiarato inammissibile la partecipazione del Console Generale ucraino e ha confermato l’affidamento del minore ai servizi sociali italiani, ritenendo non valida la nomina consolare del tutore internazionale.
– La Corte d’Appello ha confermato l’inammissibilità del reclamo del Console Generale e dichiarato che contro la decisione del Tribunale per i minorenni l’unica via possibile fosse il ricorso per cassazione.

I principi di diritto

Competenza del Tribunale per i minorenni: il Tribunale per i minorenni ha la competenza per la nomina del tutore e l’adozione delle misure di protezione per i minori stranieri non accompagnati, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 47 del 2017 e del d.lgs. n. 142 del 2015, modificato dal d.lgs. n. 220 del 2017.
Convenzione dell’Aja del 1996: la Convenzione dell’Aja del 19 ottobre 1996 (ratificata con l. n. 101 del 2015) stabilisce che le misure di protezione dei minori adottate da uno Stato contraente siano riconosciute automaticamente negli altri Stati contraenti, senza necessità di ulteriori procedure.
Intervento consolare: l’art. 5, lett. h) della Convenzione di Vienna del 1963, ratificata dall’Italia con l. n. 804 del 1967, riconosce al Console il diritto di tutelare gli interessi dei minori dello Stato d’invio. Tuttavia, tale intervento non può modificare il rito e la disciplina processuale adottata dallo Stato ospitante.
Riconoscimento dei provvedimenti stranieri: ai sensi dell’art. 67, l. n. 218 del 1995, il riconoscimento delle misure adottate da autorità straniere può essere richiesto incidenter tantum durante un procedimento giudiziale, senza necessità di un procedimento autonomo.
Procedura per impugnare i provvedimenti del Tribunale per i minorenni: i provvedimenti adottati dal Tribunale per i minorenni sono reclamabili innanzi alla Corte d’Appello e ricorribili per cassazione se incidono su diritti personalissimi dei minori (art. 739 c.p.c.).

La decisione

L’ordinanza conferma il principio che la tutela dei minori stranieri non accompagnati rientra nella competenza esclusiva del Tribunale per i minorenni dello Stato ospitante. Nonostante il ruolo di tutela riconosciuto ai Consoli dallo Stato di provenienza, come stabilito dalla Convenzione di Vienna del 1963, l’intervento consolare non può alterare il procedimento giudiziale nazionale né incidere sulla nomina di un tutore locale quando ciò sia ritenuto nel miglior interesse del minore. La decisione riafferma la centralità del diritto interno italiano e delle convenzioni internazionali, in particolare la Convenzione dell’Aja del 1996, nella protezione dei minori stranieri, assicurando che le misure adottate siano in linea con i diritti e le necessità specifiche dei bambini in situazioni di vulnerabilità.

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Consiglio d’Europa: linee guida sul periodo di recupero e riflessione per vittime di tratta di esseri umani https://www.servizidemografici.com/consiglio-deuropa-linee-guida-sul-periodo-di-recupero-e-riflessione-per-vittime-di-tratta-di-esseri-umani/ https://www.servizidemografici.com/consiglio-deuropa-linee-guida-sul-periodo-di-recupero-e-riflessione-per-vittime-di-tratta-di-esseri-umani/#respond Mon, 23 Sep 2024 07:10:14 +0000 https://www.servizidemografici.com/consiglio-deuropa-linee-guida-sul-periodo-di-recupero-e-riflessione-per-vittime-di-tratta-di-esseri-umani/
Una recente Nota orientativa pubblicata dal GRETA, l’organismo del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri umani, mira a rafforzare l’attuazione dell’articolo 13 della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta. Questa nota chiarisce gli obiettivi, i principi, le basi giuridiche e le procedure relative al periodo di recupero e riflessione riservato alle vittime della tratta.

Secondo l’articolo 13 della Convenzione, il periodo di recupero e riflessione è una fase fondamentale per garantire protezione e sostegno alle vittime. Tale periodo deve essere concesso ogni volta che ci sono ragionevoli motivi per credere che una persona sia vittima della tratta. Il suo scopo è permettere alle vittime di ristabilire una certa stabilità psicologica e di prendere una decisione informata sulla collaborazione con le autorità competenti nelle indagini e nel perseguimento dei trafficanti. Durante questo intervallo, è vietata l’espulsione delle presunte vittime, offrendo loro una protezione essenziale.

La Presidente del GRETA, Helga Gayer, ha sottolineato l’importanza del periodo di recupero e riflessione come strumento per la protezione dei diritti fondamentali delle vittime. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per il fatto che alcuni paesi non lo abbiano ancora implementato nel loro diritto interno, o lo interpretino in modo non conforme alle disposizioni dell’articolo 13. La Nota orientativa rappresenta quindi un valido strumento per chiarire le modalità di applicazione e favorirne l’attuazione completa.

L’obiettivo principale della nota è quello di garantire che tutti gli Stati firmatari della Convenzione applichino correttamente l’obbligo di concedere un periodo di recupero e riflessione alle vittime. Fornisce inoltre indicazioni pratiche rivolte alle autorità, alle agenzie e alle organizzazioni della società civile coinvolte nel supporto alle vittime.

Questo obbligo di concessione di un periodo di riflessione non deriva solo dalla Convenzione del Consiglio d’Europa, ma è previsto anche da altre normative europee, come l’articolo 6 della Direttiva 2004/81/CE, che riguarda il titolo di soggiorno per i cittadini di paesi terzi vittime di tratta, e l’articolo 13 della Direttiva 2009/52/CE. Tali direttive richiedono che gli Stati membri garantiscano alle vittime un periodo di riflessione per consentire loro di riprendersi e prendere decisioni informate circa la cooperazione con le autorità.

In Italia, tuttavia, attualmente non esiste una normativa primaria che preveda esplicitamente un periodo di recupero e riflessione per le vittime di tratta.

>> GUIDANCE NOTE on the recovery and reflection period

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