Polizia mortuaria – servizidemografici.com https://www.servizidemografici.com Servizidemografici.com propone notizie, leggi e normative, giurisprudenza, prassi e approfondimenti per Regioni, Province, Comuni e professionisti che si occupano della gestione dello stato civile ed anagrafe Wed, 02 Oct 2024 10:00:34 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.servizidemografici.com/wp-content/uploads/2024/08/cropped-Servizi_demografici_PA.png?w=32 Polizia mortuaria – servizidemografici.com https://www.servizidemografici.com 32 32 235365670 Revoca delle concessioni cimiteriali: la tumulazione di resti mortali interrompe il termine di 50 anni https://www.servizidemografici.com/revoca-delle-concessioni-cimiteriali-la-tumulazione-di-resti-mortali-interrompe-il-termine-di-50-anni/ https://www.servizidemografici.com/revoca-delle-concessioni-cimiteriali-la-tumulazione-di-resti-mortali-interrompe-il-termine-di-50-anni/#respond Wed, 02 Oct 2024 07:00:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65434

La sentenza del T.A.R. Sicilia, Palermo, Sez. I, n. 2389 del 5 agosto 2024 offre un’importante chiarificazione in materia di concessioni cimiteriali, stabilendo che l’immissione di resti mortali all’interno di una sepoltura deve essere considerata a tutti gli effetti una forma di tumulazione, idonea a interrompere il termine di 50 anni previsto per la revoca della concessione. Il Tribunale, accogliendo il ricorso della parte ricorrente, ha annullato il provvedimento del Comune di Palermo, che erroneamente considerava l’immissione dei resti non sufficiente a interrompere tale termine.
Questa decisione sottolinea il principio per cui ogni forma di tumulazione, compreso il trasferimento di resti da altre sepolture, è rilevante ai fini della continuità della concessione cimiteriale. La sentenza, inoltre, ribadisce l’importanza del rispetto dello ius sepolchri, ossia il diritto dei familiari di commemorare i propri cari nel sepolcro concesso, bilanciando questo diritto con le esigenze di pubblico interesse, come la mancanza di loculi disponibili.
In conclusione, la pronuncia stabilisce un principio di equilibrio tra la necessità amministrativa di ottimizzare gli spazi cimiteriali e il rispetto dei diritti privati legati alla memoria dei defunti, affermando che qualsiasi revoca di concessione cimiteriale deve avvenire solo nel pieno rispetto delle norme e senza ingiustificate limitazioni del diritto alla commemorazione.

I punti chiave della sentenza in fatto e in diritto:

  •  Provvedimento di revoca della concessione cimiteriale: il Comune di Palermo aveva revocato la concessione cimiteriale di una sepoltura gentilizia, motivando la decisione con il mancato utilizzo della tomba per più di 50 anni, come previsto dall’art. 92, comma 2, del d.P.R. n. 285/1990.
  • Immissione di resti mortali: la parte ricorrente contestava la revoca, sostenendo che nel 2008 vi era stata un’immissione di resti mortali (la salma della madre della ricorrente) nella tomba, e tale immissione costituiva una tumulazione in grado di interrompere il decorso del termine di 50 anni.
  • Controversia sull’interpretazione del termine “tumulazione”: il Comune sosteneva che l’immissione di resti mortali non potesse essere equiparata alla tumulazione di una salma completa, pertanto non interrompendo il termine.
  • Interpretazione estensiva del termine “tumulazione”: l’art. 92, comma 2, del d.P.R. n. 285/1990 deve essere interpretato in senso ampio, comprendendo sotto il termine “tumulazione” anche l’immissione di resti mortali, ossa o ceneri, provenienti da altre sepolture. Tale interpretazione è confermata dal Regolamento dei Servizi Cimiteriali del Comune di Palermo, che utilizza il termine “tumulazione” come sinonimo di qualsiasi forma di sepoltura.
  • Interruzione del termine di revoca della concessione: l’immissione di resti mortali è idonea a interrompere il decorso del termine di 50 anni previsto per la revoca della concessione cimiteriale. Non vi è distinzione legale tra la tumulazione di una salma completa e quella di resti mortali.
  • Tutela dello ius sepolchri: il diritto di commemorare i defunti e di mantenere una sepoltura familiare rientra tra i diritti tutelati dalla legge. La revoca di una concessione cimiteriale deve tener conto di tale diritto, bilanciandolo con le esigenze di interesse pubblico, come la carenza di loculi o spazi cimiteriali.
  • Bilanciamento tra interessi pubblici e privati: la normativa sulla revoca delle concessioni cimiteriali prevede che, per giustificare la revoca, debba essere presente una grave insufficienza di spazi nel cimitero, non compensabile con l’ampliamento. Tuttavia, questa esigenza deve essere bilanciata con il diritto dei congiunti a conservare un luogo di sepoltura per i propri defunti.

T.A.R. Sicilia, Palermo, Sez. I, 5 agosto 2024, n. 2389

FORMATO CARTACEO

La gestione delle concessioni cimiteriali

Il tema delle concessioni cimiteriali, cioè di tutte le “allocazioni cimiteriali diverse dall’inumazione nel cd campo comune, è di particolare importanza, anche per la prevalenza che hanno assunto rispetto all’ordinaria pratica funeraria dell’inumazione in campo comune, che almeno formalmente, rimane la pratica funeraria considerata dall’ordinamento giuridico quale normale. Di fatto, nel tempo, si sono avute progressive trasformazioni nelle “percezioni sociali” attorno alle pratiche funerarie. Le concessioni cimiteriali costituiscono un momento nella gestione cimiteriale che va affrontato definendo, in sede di Regolamento comunale di Polizia Mortuaria, gli istituti che le reggono, a partire da quello iniziale, costitutivo, agli aspetti di gestione, fino ad arrivare alla regolazione delle fasi che portano alla loro cessazione e quanto ne consegua anche successivamente. Per questo, ci si propone di mettere a fuoco i diversi aspetti che attengono alle concessioni cimiteriali, senza pretese di esausitività, puntando a quelli di maggiore rilievo, non senza affrontare anche aspetti peculiari.   Sereno Scolaro Già libero professionista e dirigente comunale, docente in convegni e seminari di studio, autore di numerose pubblicazioni nelle materie dei servizi demografici.

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Diritto al sepolcro – Diritto alla sepoltura e diritto sul manufatto – Atto di cessione https://www.servizidemografici.com/diritto-al-sepolcro-diritto-alla-sepoltura-e-diritto-sul-manufatto-atto-di-cessione/ https://www.servizidemografici.com/diritto-al-sepolcro-diritto-alla-sepoltura-e-diritto-sul-manufatto-atto-di-cessione/#respond Thu, 23 May 2024 05:20:28 +0000 https://www.servizidemografici.com/diritto-al-sepolcro-diritto-alla-sepoltura-e-diritto-sul-manufatto-atto-di-cessione/
La cessione di un diritto al sepolcro, inteso tanto come diritto primario di sepolcro quanto come diritto sul manufatto va configurata come voltura della relativa concessione demaniale, sottoposta al requisito di efficacia della autorizzazione del concedente, ovvero del Comune.

I principi di fatto della sentenza:

  • Il ricorrente ha impugnato una deliberazione della Giunta municipale che ha revocato una concessione cimiteriale precedentemente assegnata al ricorrente e ha acquisito l’area e la sepoltura ad essa associata.
  • Il ricorrente contesta l’efficacia del contratto di cessione a titolo oneroso del sepolcro tra il Comune e la moglie non convivente del ricorrente, sostenendo che tale contratto non produce effetti nei suoi confronti per mancanza di contemplatio domini e per eccedenza delle facoltà conferite al rappresentante.
  • Il ricorrente solleva anche censure relative alla mancata previsione dell’indennizzo e all’interpretazione errata del divieto di cessione contenuto nel regolamento di polizia mortuaria.

I principi di diritto che emergono dalla sentenza sono i seguenti:

  • La revoca della concessione cimiteriale è correttamente motivata e non è viziata dalle deduzioni del ricorrente.
  • Il contratto di cessione del sepolcro tra il Comune e la moglie del ricorrente ha effetti legali, non essendo mai stato dichiarato giudizialmente inefficace, e la cessione è stata effettivamente seguita da fatti concreti che ne attestano l’avvenuta esecuzione.
  • Il divieto di cessione contenuto nel regolamento di polizia mortuaria si estende anche alla cessione del diritto di superficie del sepolcro, non solo al diritto di tumulazione, e la cessione non autorizzata comporta la decadenza della concessione cimiteriale.
  • La mancata previsione dell’indennizzo è priva di fondamento in caso di cessione non autorizzata, in quanto non si tratta di revoca per motivi di interesse pubblico ma di decadenza per inadempimento del concessionario.
  • Il ricorso è pertanto respinto e le spese di giudizio sono compensate.

> T.A.R Sicilia, Catania, Sez. I, 28 febbraio 2024, n. 804

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Cessione di un diritto al sepolcro https://www.servizidemografici.com/cessione-di-un-diritto-al-sepolcro/ https://www.servizidemografici.com/cessione-di-un-diritto-al-sepolcro/#respond Fri, 29 Mar 2024 06:15:37 +0000 https://www.servizidemografici.com/cessione-di-un-diritto-al-sepolcro/
La cessione di un diritto al sepolcro, tanto nel suo contenuto di diritto primario di sepolcro quanto nel suo contenuto di diritto sul manufatto, va in astratto configurata come voltura di concessione demaniale; il subingresso nel rapporto concessorio, come ogni altra modifica del lato soggettivo della concessione, è sottoposto al requisito di efficacia della autorizzazione del concedente, ovvero del Comune (Consiglio di Stato, Sez. V, 26 giugno 2012, n. 3739, T.A.R Campania, Napoli, Sez. VII, 10 febbraio 2014, n. 920).

> Consiglio di Stato, Sez. V, 3 gennaio 2024, n. 110

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Concessione di loculo cimiteriale richiesta da parte di familiare superstite https://www.servizidemografici.com/concessione-di-loculo-cimiteriale-richiesta-da-parte-di-familiare-superstite/ https://www.servizidemografici.com/concessione-di-loculo-cimiteriale-richiesta-da-parte-di-familiare-superstite/#respond Mon, 25 Mar 2024 06:40:54 +0000 https://www.servizidemografici.com/concessione-di-loculo-cimiteriale-richiesta-da-parte-di-familiare-superstite/
La circostanza che la concessione di un loculo cimiteriale sia stata richiesta non dall’interessato per sé stesso, ma da un soggetto terzo, quale è il coniuge superstite, non comporta automaticamente l’attribuzione del diritto di sepoltura a favore del richiedente, dei familiari e/o degli eredi, come invece accade nella diversa ipotesi di sepolcri privati (cappella di famiglia o “gentilizia”), in cui la concessione rilasciata dall’ente ha ad oggetto un lotto di terreno del demanio cimiteriale per l’edificazione di un sepolcro destinato alla tumulazione dei defunti di una specifica famiglia. Mentre, in quest’ultimo caso, la struttura sepolcrale rimane nella disponibilità del titolare originario (cioè del fondatore) e dei suoi eredi e/o familiari che ivi possono trovare sepoltura nel corso del tempo, all’interno del loculo può essere invece collocato solo un feretro, come si ricava dalla lettura dell’art. 76 del d.P.R. n. 285/1990, eventualmente con i resti ridotti di un’ulteriore salma se previsto dal regolamento comunale.

I punti chiave della sentenza in fatto e in diritto:

  • La ricorrente sostiene di essere l’erede e discendente del defunto tumulato in un loculo del Cimitero del Comune di (…) in virtù di una concessione cimiteriale perpetua richiesta dalla coniuge superstite nel 1926.
  • La ricorrente impugna la revoca della concessione cimiteriale dovuta all’estumulazione delle spoglie del defunto e al loro conferimento nell’ossario comunale senza autorizzazione.
  • Il provvedimento impugnato afferma che l’estumulazione ha determinato il venir meno della finalità della concessione, giustificando così la revoca.
  • La ricorrente contesta la legittimità dell’estumulazione e afferma che non può essere motivo sufficiente per revocare la concessione.
  • Il Tribunale respinge le censure della ricorrente, sostenendo che la revoca è giustificata dal venir meno della finalità originaria della concessione.
  • Il Tribunale precisa che il giudizio si limita alla verifica dei presupposti di legge dell’azione amministrativa e non include l’indagine su eventuali responsabilità per l’estumulazione non autorizzata.
  • Il Tribunale conclude che l’Amministrazione ha correttamente estinto la concessione a causa dell’estumulazione, respingendo il ricorso della ricorrente.
  • La revoca di una concessione cimiteriale può essere giustificata dal venir meno della finalità originaria della concessione, ad esempio a seguito dell’estumulazione delle spoglie del beneficiario.
  • La legittimità dell’estumulazione può essere un elemento determinante nella decisione di revocare una concessione cimiteriale, specialmente se l’estumulazione avviene senza autorizzazione.
  • Il giudizio amministrativo si limita alla verifica dei presupposti di legge dell’azione amministrativa e non include l’indagine su eventuali responsabilità per atti illeciti come l’estumulazione non autorizzata.
  • In presenza del venir meno della finalità originaria della concessione, l’Amministrazione può legittimamente procedere all’estinzione della concessione stessa.
  • La compensazione delle spese tra le parti può essere ordinata dal Tribunale, specialmente quando la peculiarità della vicenda esaminata lo giustifica, al fine di garantire equità tra le parti coinvolte.

> T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 dicembre 2023, n. 3158

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Concessione cimiteriale – Sepolcro realizzato in assenza dall’autorizzazione edilizia – Provvedimento di decadenza https://www.servizidemografici.com/concessione-cimiteriale-sepolcro-realizzato-in-assenza-dallautorizzazione-edilizia-provvedimento-di-decadenza/ https://www.servizidemografici.com/concessione-cimiteriale-sepolcro-realizzato-in-assenza-dallautorizzazione-edilizia-provvedimento-di-decadenza/#respond Wed, 21 Feb 2024 06:46:52 +0000 https://www.servizidemografici.com/concessione-cimiteriale-sepolcro-realizzato-in-assenza-dallautorizzazione-edilizia-provvedimento-di-decadenza/
L’art. 92 del d.P.R. 285/1992 commina la sanzione della decadenza della concessione del suolo cimiteriale anche in caso di semplice difformità dei lavori realizzati dall’autorizzazione edilizia rilasciata, per cui la decadenza non può che conseguire anche alla più grave ipotesi di lavori del tutto privi di autorizzazione (Consiglio di Stato, sez. V, 26 settembre 2014, n. 4831). Per cui risulta legittimo il provvedimento dell’amministrazione comunale che, una volta accertata la realizzazione degli interventi abusivi in violazione degli obblighi imposti al concessionario, dispone la decadenza che si configura come atto dovuto e vincolato per espressa disposizione di legge.

> Consiglio di Stato, Sez. VI, 11 dicembre 2023, n. 10683

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Attribuzione di loculi e spazi cimiteriali https://www.servizidemografici.com/attribuzione-di-loculi-e-spazi-cimiteriali/ https://www.servizidemografici.com/attribuzione-di-loculi-e-spazi-cimiteriali/#respond Wed, 06 Dec 2023 08:20:41 +0000 https://www.servizidemografici.com/attribuzione-di-loculi-e-spazi-cimiteriali/
La previsione di un criterio cronologico incentrato sul momento di presentazione delle domande di attribuzione dei loculi e spazi cimiteriali, ai fini della formulazione della graduatoria, non può essere ritenuta in sé illegittima, rientrando anch’essa nella sfera dell’apprezzamento discrezionale dell’amministrazione, non irragionevolmente né illegittimamente o esercitato, né si tratta d’altra parte di un criterio in sé discriminatorio.

> Consiglio di Stato, Sez. V, 22 agosto 2023, n. 7893

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Concessioni cimiteriali perpetue https://www.servizidemografici.com/concessioni-cimiteriali-perpetue/ https://www.servizidemografici.com/concessioni-cimiteriali-perpetue/#respond Wed, 22 Nov 2023 07:10:05 +0000 https://www.servizidemografici.com/concessioni-cimiteriali-perpetue/
Gli interventi legislativi successivi al regio decreto n. 448 del 1892 (d.P.R. n. 803 del 1975, d.P.R. n. 285 del 1990) non hanno inciso sulle concessioni precedentemente rilasciate e sulla perpetuità delle stesse, derivandone l’impossibilità per le stesse di essere assoggettate a una nuova disciplina in peius in virtù di una successiva regolamentazione comunale.

> Consiglio di Stato, Sez. V, 3 novembre 2023, n. 9446

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Richiesta di estumulazione della salma per cremazione e mancato decorso dell’ordinario termine ventennale https://www.servizidemografici.com/richiesta-di-estumulazione-della-salma-per-cremazione-e-mancato-decorso-dellordinario-termine-ventennale/ https://www.servizidemografici.com/richiesta-di-estumulazione-della-salma-per-cremazione-e-mancato-decorso-dellordinario-termine-ventennale/#respond Fri, 15 Sep 2023 06:58:34 +0000 https://www.servizidemografici.com/richiesta-di-estumulazione-della-salma-per-cremazione-e-mancato-decorso-dellordinario-termine-ventennale/
Anche la cremazione, alla pari del trasferimento in altra sepoltura, rientra tra le ragioni per le quali deve ritenersi consentita, prima del decorso dell’ordinario termine ventennale, l’estumulazione, così come è certamente consentita l’esumazione per la cremazione. Si tratta, in definitiva, di consentire, in entrambi i casi, il trasferimento di un feretro, sia stato esso estumulato o esumato, ad un diverso luogo di conservazione (nel caso della sepoltura) o di distruzione (nel caso della cremazione), e senza che sia prevista l’apertura della cassa, difettando quindi qualsiasi ragione che possa ragionevolmente legittimare l’applicazione di una disciplina differenziata.

> TAR Sicilia, Catania, sez. III, 17 luglio 2023, n. 2222

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Il regolamento comunale di polizia mortuaria

Il Regolamento comunale di Polizia Mortuaria costituisce uno degli strumenti più importanti, se non il più importante, per ogni gestione dei cimiteri, dal momento che molti aspetti trovano la propria fonte di regolazione in esso. Per questo non si presta ad essere elaborato come se fosse un regolamento “tipo”, magari da conservare nel cassetto, ma richiede di essere calato nella realtà locale, con le sue tradizioni e costumi, ma soprattutto deve essere redatto avendo come obiettivo quello di fornire “soluzioni” che, per quanto possibile, devono rispondere alle esigenze non solo del comune (o del gestore del cimitero, quando diverso), ma altresì a quelle della famiglie.Alla parte di testo dedicata ad una possibile “traccia”, è premessa una prima Parte, nella quale si esplicitano alcuni principi ispiratori della “traccia” stessa, sia in negativo (quello che dovrebbe essere evitato), sia in positivo (quelli che dovrebbero essere gli istituti su cui delineare le “soluzioni”). In particolare, per questi, si cerca di individuare anche i prevedibili effetti, in modo da consentire a quanti debbano, nella sede locale, accingersi ad un’opera redazionale di coglierne la portata e, possibilmente, le conseguenze.La “Guida” non deve quindi essere usata acriticamente, quanto assunta a strumento, ad ausilio per l’opera di redazione di un testo che risponda quanto più possibile alle esigenze locali. Sereno ScolaroGià libero professionista e dirigente comunale, docente in convegni e seminari di studio, autore di numerose pubblicazioni nelle materia dei servizi demografici.

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Limiti all’estensione del diritto d’uso del sepolcro – Art. 93 d.P.R. n. 285/1990 https://www.servizidemografici.com/limiti-allestensione-del-diritto-duso-del-sepolcro-art-93-d-p-r-n-285-1990/ https://www.servizidemografici.com/limiti-allestensione-del-diritto-duso-del-sepolcro-art-93-d-p-r-n-285-1990/#respond Tue, 12 Sep 2023 07:10:59 +0000 https://www.servizidemografici.com/limiti-allestensione-del-diritto-duso-del-sepolcro-art-93-d-p-r-n-285-1990/
L’art. 93 del d.P.R. 285 del 1990 secondo cui il “diritto d’uso delle sepolture si esercita fino al completamento della capienza del sepolcro” è finalizzato ad evitare un abuso nella fruizione del sepolcro per motivi evidentemente connessi all’igiene pubblica. Quest’ultimo interesse si aggiunge, in funzione di limite della discrezionalità, alla valutazione comparativa, specifica e concreta, che l’amministrazione concedente è tenuta ad effettuare al momento del rilascio della concessione, il che fa sì che detta previsione legale vada sovrapposta, ab externo, quale ulteriore limite, alle prescrizioni nella fruizione del bene già dettati dal provvedimento concessorio.

> Consiglio di Stato, sez. VII, 6 febbraio 2023, n. 1262

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Sepolcro ereditario e sepolcro gentilizio: modalità di trasmissione del diritto https://www.servizidemografici.com/sepolcro-ereditario-e-sepolcro-gentilizio-modalita-di-trasmissione-del-diritto/ https://www.servizidemografici.com/sepolcro-ereditario-e-sepolcro-gentilizio-modalita-di-trasmissione-del-diritto/#respond Thu, 31 Aug 2023 07:01:12 +0000 https://www.servizidemografici.com/sepolcro-ereditario-e-sepolcro-gentilizio-modalita-di-trasmissione-del-diritto/
Mentre nel sepolcro c.d. “ereditario” lo ius sepulchri si trasmette nei modi ordinari, nel sepolcro c.d. “gentilizio” o “familiare”, lo ius sepulchri è attribuito, in base alla volontà del fondatore, in stretto riferimento alla cerchia dei familiari destinatari del sepolcro stesso, acquistandosi dal singolo iure proprio sin dalla nascita, per il solo fatto di trovarsi col fondatore nel rapporto previsto dall’atto di fondazione o dalle regole consuetudinarie, iure sanguinis e non iure successionis, e determinando una particolare forma di comunione fra contitolari caratterizzata da intrasmissibilità del diritto per atto tra vivi o mortis causa, nonché da imprescrittibilità e irrinunciabilità.

> TAR Lazio, Roma, sez. II, 17 aprile 2023, n. 6589

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