Personale – servizidemografici.com https://www.servizidemografici.com Servizidemografici.com propone notizie, leggi e normative, giurisprudenza, prassi e approfondimenti per Regioni, Province, Comuni e professionisti che si occupano della gestione dello stato civile ed anagrafe Tue, 29 Oct 2024 10:01:35 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.servizidemografici.com/wp-content/uploads/2024/08/cropped-Servizi_demografici_PA.png?w=32 Personale – servizidemografici.com https://www.servizidemografici.com 32 32 235365670 Rapporto ARAN 2024: analisi degli aumenti retributivi dei dipendenti pubblici https://www.servizidemografici.com/rapporto-aran-2024-analisi-degli-aumenti-retributivi-dei-dipendenti-pubblici/ https://www.servizidemografici.com/rapporto-aran-2024-analisi-degli-aumenti-retributivi-dei-dipendenti-pubblici/#respond Wed, 30 Oct 2024 06:50:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=66146

L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN) ha recentemente pubblicato il Rapporto semestrale sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, aggiornato al 16 settembre 2024. Il documento, basato su statistiche ufficiali dell’ISTAT e del Conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato (RGS), offre una panoramica dettagliata sulle dinamiche retributive dei dipendenti pubblici nel periodo di sei anni che include i trienni contrattuali 2016-2018 e 2019-2021.

Retribuzioni effettive vs. retribuzioni contrattuali

Uno dei dati salienti messi in evidenza nel rapporto è la discrepanza tra gli aumenti salariali previsti nei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) e gli incrementi retributivi effettivi. In particolare, nell’ambito delle Funzioni Locali, a fronte di un aumento contrattuale previsto di 176 euro, i dipendenti hanno registrato un aumento effettivo di 205 euro, superando le aspettative contrattuali. Questo dato si traduce in un aumento più significativo rispetto a quello previsto, suggerendo una dinamica retributiva positiva rispetto agli obiettivi negoziati nei CCNL.

Retribuzioni del settore pubblico a confronto con il privato

La seconda sezione del rapporto dell’ARAN presenta un confronto tra la crescita retributiva nel settore pubblico e quella nel settore privato. Si nota che, a causa della mancata sottoscrizione dei rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024, le retribuzioni dei dipendenti pubblici sono cresciute a un ritmo inferiore rispetto al resto dell’economia. In tale contesto, l’aumento retributivo nel settore pubblico è stato legato principalmente all’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale, applicata con valori significativamente più elevati rispetto al passato, ma comunque non sufficiente a colmare il divario con il settore privato.

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Il nuovo CCNL Area Funzioni locali

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale dell’Area Funzioni locali per il triennio 2019-2021 riguarda circa 13.640 Dirigenti, Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e Segretari comunali e provinciali.Il CCNL 2019-2021, riprendendo la scelta effettuata nella precedente tornata contrattuale, si compone:a) di una parte generale applicabile a tutti i destinatari del CCNL, salva diversa indicazione;b) di diverse sezioni applicabili esclusivamente al personale dirigente indicato nella sezione; così vi è quella per i Dirigenti (artt. 33 e seguenti), quella per i Dirigenti amministrativi, tecnici e professionali (artt. 45 e seguenti) e quella per i Segretari (artt. 54 e seguenti).Il testo contrattuale introduce delle novità in ordine ad alcuni istituti normativi ed economici di parte comune applicabili a tutto il personale destinatario del CCNL. Di particolare rilevanza sono le seguenti novità:• è stata introdotta una nuova disciplina in materia di lavoro agile e di mentoring;• sono state ridefinite la materia del patrocinio legale e quella delle coperture assicurative, e sono stati introdotti alcuni adattamenti utili per la corretta applicazione della norma sul welfare integrativo;• sono stati previsti i meccanismi di differenziazione e variabilità della retribuzione di risultato.In ordine alle sezioni speciali, tutte analizzate nel dettaglio nel testo, la sezione relativa ai Segretari comunali è quella caratterizzata dal maggiore impatto innovativo, poiché l’accordo innova sensibilmente il loro sistema retributivo.Per quel che riguarda la sezione dei Dirigenti degli Enti locali e dei Dirigenti amministrativi tecnici e professionali, l’accordo introduce adeguamenti economici e piccole modifiche alla disciplina.Il volume intende essere una guida agevole e completa alle novità introdotte dal nuovo contratto del personale dell’Area Funzioni locali per il triennio 2019-2021, fornendo agli operatori gli strumenti necessari per la sua corretta e tempestiva applicazione.Amedeo ScarsellaSegretario Nazionale dell’Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali, docente in corsi di formazione e autore di pubblicazioni in materia di diritto amministrativo e degli Enti locali, con particolare riferimento alle tematiche dell’attività e dell’organizzazione amministrativa, del personale e della contabilità pubblica. Condirettore del quotidiano online lagazzettadeglientilocali.it.

Amedeo Scarsella | Maggioli Editore 2024

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INPS: nuovo sistema di comunicazioni per certificati di malattia e visite mediche su AppIO https://www.servizidemografici.com/inps-nuovo-sistema-di-comunicazioni-per-certificati-di-malattia-e-visite-mediche-su-appio/ https://www.servizidemografici.com/inps-nuovo-sistema-di-comunicazioni-per-certificati-di-malattia-e-visite-mediche-su-appio/#respond Thu, 17 Oct 2024 05:30:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65950

Con il messaggio INPS n. 3337 del 9 ottobre 2024, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha introdotto un nuovo sistema di comunicazione digitale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il progetto, denominato “Evoluzione delle applicazioni e dei processi per la gestione delle visite mediche di controllo” (PNRR n. 138/2024), mira a migliorare la gestione delle certificazioni di malattia e delle visite mediche di controllo per i lavoratori privati e pubblici. Il nuovo servizio sarà disponibile tramite l’AppIO, l’applicazione che consente ai cittadini di accedere facilmente ai servizi delle pubbliche amministrazioni.

Un sistema di comunicazione integrato su AppIO

L’INPS ha aderito all’accordo con PagoPA S.p.A., rendendo disponibili alcuni dei propri servizi sull’AppIO, un’app che raccoglie i servizi della pubblica amministrazione, accessibile tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o il sistema europeo di autenticazione elettronica eIDAS. Con l’introduzione del nuovo sistema, l’INPS offre ai cittadini un modo semplificato per gestire le comunicazioni relative ai certificati di malattia e alle visite mediche di controllo, migliorando l’efficienza e la trasparenza.

Nuovo servizio di comunicazione dei certificati telematici di malattia

Una delle prime funzionalità introdotte riguarda la comunicazione relativa all’emissione dei certificati telematici di malattia. Quando un lavoratore registra un certificato di malattia tramite il sistema telematico, riceve una comunicazione sull’AppIO, così come sulle app INPS Mobile e MyINPS, che conferma la ricezione del certificato con il Protocollo Unico Certificato (PUC).

Il lavoratore, accedendo all’area riservata sul sito INPS tramite i sistemi di autenticazione (SPID, CIE 3.0, CNS o eIDAS), può consultare i dati del certificato. Questo sistema garantisce una maggiore trasparenza e facilità di accesso alle informazioni, riducendo i tempi di attesa e i disguidi. Le comunicazioni rimarranno disponibili per 60 giorni, offrendo un’ulteriore garanzia di accesso continuato.

Comunicazioni per le visite mediche di controllo

Il nuovo servizio prevede anche la comunicazione in merito alle visite mediche di controllo. Quando viene effettuata una visita di controllo, il lavoratore riceve una notifica sull’AppIO che lo informa dell’esito della visita e lo invita a consultare i risultati nello Sportello del cittadino per le visite mediche di controllo, accessibile sempre tramite SPID, CIE, CNS o eIDAS.

In caso di assenza o irreperibilità del lavoratore durante una visita domiciliare, una comunicazione invita a contattare la Struttura territoriale INPS per ulteriori informazioni. Anche queste comunicazioni rimangono disponibili su MyINPS per 60 giorni, offrendo ai cittadini un accesso continuo e trasparente alle informazioni.

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PArliamo: la newsletter e il podcast di ottobre del Dipartimento della Funzione pubblica https://www.servizidemografici.com/parliamo-la-newsletter-e-il-podcast-di-ottobre-del-dipartimento-della-funzione-pubblica-2/ https://www.servizidemografici.com/parliamo-la-newsletter-e-il-podcast-di-ottobre-del-dipartimento-della-funzione-pubblica-2/#respond Tue, 15 Oct 2024 05:30:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65892

Sono disponibili online il podcast e il numero di ottobre di PArliamo, la newsletter realizzata dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con FormezPA e indirizzata a tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
L’edizione di ottobre si apre con l’audizione davanti alla Commissione parlamentare per la semplificazione in cui il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottolineato i traguardi già raggiunti e tracciato la direzione in tema di semplificazioni amministrative, per una “svolta epocale, visibile nella PA italiana, sempre più moderna, efficiente, attrattiva per le nuove generazioni”.
Spazio anche ai giovani neolaureati per cui – come sottolineato dal ministro Zangrillo nel question time al Senato – è stata avviata una nuova stagione di assunzioni nella PA, accompagnata da una completa digitalizzazione delle procedure concorsuali che, grazie a inPA, ne ha ridotto la durata media da 780 a 180 giorni, permettendo l’inserimento di 670 mila persone nel 2023, con un ritmo che vogliamo mantenere nei prossimi tre anni.

Tra i temi di ottobre anche il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri che ha l’obiettivo di riconoscere i distacchi annuali e i permessi sindacali retribuiti necessari per lo svolgimento del mandato ai sindacati militari che appartengono alle Forze Armate, all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza e lo stato dell’arte dei CCNL del comparto funzioni centrali e sanità.

Ma non solo. In questa edizione anche la cerimonia di inaugurazione del IX corso-concorso SNA, l’approvazione del 6º Piano d’Azione Nazionale per il governo aperto in Italia 2024-2026, il corso di leadership e di competenze manageriali per i dirigenti del Dipartimento della funzione pubblica e tanto altro ancora.

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Procedimenti disciplinari nella PA: pubblicato il Report 2023 con dati e analisi del quadriennio 2020-2023 https://www.servizidemografici.com/procedimenti-disciplinari-nella-pa-pubblicato-il-report-2023-con-dati-e-analisi-del-quadriennio-2020-2023/ https://www.servizidemografici.com/procedimenti-disciplinari-nella-pa-pubblicato-il-report-2023-con-dati-e-analisi-del-quadriennio-2020-2023/#respond Fri, 04 Oct 2024 05:15:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65722

L’Ispettorato per la funzione pubblica ha recentemente pubblicato il Report 2023 sui procedimenti disciplinari avviati dalle amministrazioni pubbliche. Questo documento, fondamentale per comprendere le dinamiche interne della Pubblica Amministrazione (PA), fornisce una panoramica sulle azioni disciplinari intraprese fino al 30 giugno 2024 e comunicate tramite la piattaforma PerlaPA.

Un quadro aggiornato e completo

Il Report non si limita solo a fotografare la situazione dei procedimenti disciplinari avviati nel 2023. Oltre ai dati aggiornati per quell’anno, sono stati resi disponibili gli aggiornamenti dei Report relativi agli anni precedenti (2020, 2021 e 2022). Questo approccio permette di seguire l’evoluzione dei procedimenti che sono stati conclusi anche oltre l’anno di avvio, offrendo così un quadro più completo e dettagliato.

Raffronto del quadriennio 2020-2023

Uno degli elementi più interessanti del Report 2023 è il raffronto dei dati sul quadriennio 2020-2023. Questo confronto consente di analizzare le tendenze, le variazioni e le evoluzioni nel numero e nella tipologia di procedimenti disciplinari avviati nel corso di questi anni. È un’analisi utile sia per le amministrazioni pubbliche sia per i cittadini, in quanto mette in evidenza l’efficacia dei meccanismi di controllo e la trasparenza nella gestione del personale pubblico.

Strumenti e trasparenza

La piattaforma PerlaPA, utilizzata dalle amministrazioni pubbliche per comunicare i procedimenti disciplinari al Dipartimento della funzione pubblica, si conferma uno strumento cruciale per garantire la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni. Il sistema permette una raccolta e gestione centralizzata dei dati, facilitando la consultazione e l’analisi da parte degli organi preposti.

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Il Responsabile dei Servizi demografici

All’ufficio Servizi Demografici sono assegnate funzioni fondamentali, svolte per conto dello Stato, come previsto dall’art. 14 del d.lgs. n. 267/2000: “Il Comune gestisce i servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica”.Al Responsabile dei Servizi Demografici si chiede, pertanto, oltre ad una preparazione e una professionalità specifica, ottenibile tramite appositi percorsi formativi abilitanti, di attuare gli obiettivi e i programmi dell’Amministrazione, di dirigere l’ufficio o il servizio secondo criteri e modalità fissati da leggi, statuto e regolamenti, gli si affida la gestione amministrativa, tecnica e finanziaria delle risorse, compresa l’organizzazione e la gestione delle risorse umane.In un panorama normativo e giurisprudenziale ampio e in continua evoluzione, questo volume si propone come supporto nelle numerose questioni pratiche e operative che quotidianamente si presentano; si caratterizza per il taglio pratico e per i frequenti richiami al quadro normativo al fine di facilitarne la comprensione.L’edizione è stata arricchita con la principale modulistica attinente alle diverse tematiche affrontate e con i necessari aggiornamenti relativi alla complessa attività di digitalizzazione del settore.Sono inoltre stati approfonditi i temi dell’applicabilità ai Servizi Demografici degli istituti dell’accesso agli atti sia documentale che civico nonchè i rapporti delle norme del settore con la disciplina sulla privacy, anche a seguito dell’entrata in vigore del regolamento europeo in materia di protezione dei dati (GDPR).Angela MarcellaGià Responsabile dei Servizi Demografici del Comune di Bergamo, è stata vice segretario comunale, Responsabile dei Servizi Finanziari e Servizio Contratti e Appalti, autore di pubblicazioni.

Angelina Marcella | Maggioli Editore 2023

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Funzionari meno responsabili https://www.servizidemografici.com/funzionari-meno-responsabili/ https://www.servizidemografici.com/funzionari-meno-responsabili/#respond Wed, 02 Oct 2024 08:02:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65438

di Fabrizio G. Poggiani (da Italia Oggi)

Con la riforma dello Statuto dei diritti dei contribuenti spunta la novità relativa alla limitazione della responsabilità dei funzionari della Pubblica Amministrazione alle sole ipotesi di dolo, nell’ambito dell’istituto dell’autotutela. E, in tema di annullabilità, nullità e irregolarità degli atti impositivi, le disposizioni fanno espressamente salvi quelli che risultano privi di elementi essenziali, sempre che, i detti elementi, non costituiscano un vizio di annullabilità. Così Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) che, con la circolare 30/09/2024 n. 18 è intervenuta sulle modifiche introdotte dal legislatore, con il d.lgs. 219/2023, alla legge 212/2000 (Statuto dei diritti del contribuente). La revisione attuata dal provvedimento citato, entrato in vigore lo scorso 18 gennaio, alla legge 212/2000 ha la finalità di rafforzare alcuni istituti, già presenti all’interno, ma anche di introdurre alcuni nuovi istituti, come l’autotutela obbligatoria e il contraddittorio endoprocedimentale, al fine di rafforzare i principi del legittimo affidamento e della certezza del diritto. La prima importante modifica, ai sensi del novellato art. 1 della legge 212/2000, concerne la qualificazione dello Statuto che non rappresenta più esclusivamente un insieme di principi generali dell’ordinamento tributario ma anche una enunciazione dei criteri di interpretazione della legislazione fiscale, anche nel rispetto degli indirizzi comunitari. Il comma 4-bis dell’art.2 dello Statuto dispone che le norme tributarie impositive, che recano la disciplina del presupposto tributario e dei soggetti passivi, si rendono applicabili esclusivamente ai casi e ai tempi in esse considerati; si tenta, quindi, di codificare il divieto di applicazione analogica delle disposizioni tributarie contenenti la disciplina dei soggetti passivi e del presupposto impositivo mentre il principio di irretroattività delle norme tributarie viene rinforzato con la modifica dell’art. 3, secondo il quale le presunzioni legali non si applicano retroattivamente. La circolare commenta la previsione, di cui all’art. 6-bis della legge 212/2000, con la quale si attua la generalizzazione del contradditorio endoprocedimentale, con riferimento a tutti gli atti impugnabili; le disposizioni appena richiamate, di cui all’art. 6-bis, raccolgono le indicazioni della Consulta e si allineano al diritto comunitario e agli standard di tutela internazionale, a pena di annullabilità dell’atto, ai sensi del nuovo art. 7-bis del medesimo Statuto. Una ulteriore novità è rappresentata, sempre in tema di obbligatorietà del contraddittorio preventivo, dalle modalità operative, per le quali, ai sensi del successivo comma 3, l’Amministrazione finanziaria deve inviare al contribuente, con modalità idonee alla conoscibilità, lo schema di atto autonomamente impugnabile, assegnando un termine, non inferiore a sessanta giorni, per consentire la presentazione di controdeduzioni o per estrarre copie di atti e documenti dal fascicolo. L’art. 7 interviene sulla necessaria chiarezza e motivazione degli atti mentre i successivi e nuovi articoli 7-bis, 7-ter e 7-quater intervengono sulla annullabilità, nullità e irregolarità degli atti, ancorché le disposizioni di quest’ultimo articolo faccia espressamente salvi gli atti impositivi che risultino privi di elementi e informazioni essenziali, sempre che gli stessi non costituiscano un vizio di annullabilità; sul punto permane l’incertezza sull’aggravio delle spese processuali e sul differimento dei termini per impugnare l’atto, stante il fatto che i detti atti producono i loro effetti. Dopo aver trattato la tutela dell’integrità patrimoniale del contribuente, ai sensi del successivo art. 8, la circolare analizza il nuovo art. 9-bis in tema di ne bis in idem nel procedimento tributario che rappresenta un principio di civiltà giuridica con la quale si dispone che il contribuente ha diritto a che l’Amministrazione finanziaria eserciti l’azione accertativa relativamente a ciascun tributo, una sola volta per ogni periodo d’imposta, e il nuovo art. 10-ter in tema di proporzionalità nel procedimento tributario. Infine, è analizzata la nuova disciplina dell’autotutela (articoli 10-quater e 10-quinquies della legge 212/2000), prendendo atto degli annunciati punti di forza del novellato istituto: l’estensione del potere di annullamento degli atti viziati, anche se definitivi, l’impugnabilità del diniego o del silenzio sull’istanza di annullamento e la limitazione alle sole ipotesi di dolo della responsabilità dei funzionari.

* Articolo integrale pubblicato su Italia Oggidel 2 ottobre 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l.)

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Nuovi orientamenti ARAN 2024: chiarimenti sul CCNL funzioni locali 2019-2021 per dirigenti e segretari https://www.servizidemografici.com/nuovi-orientamenti-aran-2024-chiarimenti-sul-ccnl-funzioni-locali-2019-2021-per-dirigenti-e-segretari/ https://www.servizidemografici.com/nuovi-orientamenti-aran-2024-chiarimenti-sul-ccnl-funzioni-locali-2019-2021-per-dirigenti-e-segretari/#respond Wed, 02 Oct 2024 05:50:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65430

L’ARAN ha pubblicato, in data 27 settembre 2024, una serie di nuovi orientamenti applicativi riguardanti la gestione del personale negli enti locali. Questi chiarimenti, disponibili nella sezione dedicata del portale dell’Agenzia, offrono delucidazioni su vari aspetti del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Funzioni Locali 2019-2021, con particolare riferimento ai dirigenti e ai segretari. Tra i temi approfonditi vi sono la retribuzione di posizione, gli incarichi ad interim, gli incentivi e il cosiddetto “galleggiamento”.

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Testo Unico del Pubblico Impiego (D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165)

Il D.Lgs. 165/2001 rappresenta la legge fondamentale per il Pubblico Impiego. Il testo del decreto, nel corso degli anni, è stato modificato e integrato numerose volte (da ultimo dal D.L. 44/2023 convertito dalla legge 21 giugno 2023, n. 74 e dal D.L. 75/2023 convertito dalla legge 10 agosto 2023, n. 112) e i continui interventi ne hanno reso la lettura e l’interpretazione complesse e, in alcuni casi, controverse.L’opera, attraverso il puntuale commento di ogni articolo del decreto n. 165 e del correlato decreto n. 150 del 2009, agevola il lettore nel ritrovare un ordine logico nella ricostruzione di questa lunga e difficile trasformazione delle regole (si pensi al radicale passaggio alla privatizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti, non più pubblici ma alle dipendenze di pubbliche amministrazioni) attraverso l’approfondimento sia dei principi ispiratori della riforma del 1993, ma anche delle ragioni che ne hanno portato, in alcuni limitati casi, ad improvvisi cambiamenti di rotta e, nella maggior parte delle volte, solo ad aggiustamenti che si sono resi necessari nel corso degli anni per una coerente attuazione delle regole sul lavoro nel contesto di trasformazione sociale ed economica del Paese.Sempre per facilitare l’esegesi della norma, ogni articolo del Testo Unico è annotato in calce con la normativa collegata, oltre alla prassi e alla giurisprudenza più significative.L’opera riesce così a restituire nella sua completezza il quadro normativo attuale che disciplina la costituzione e la gestione del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.Nicola NiglioConsigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dirigente presso il Dipartimento della funzione pubblica e Direttore del personale del Ministero dello sviluppo economico e della Croce Rossa Italiana. Docente di lavoro pubblico presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA). Autore di molteplici pubblicazioni in materia.Stefano SimonettiEsperto di organizzazione e gestione del personale, è autore di numerose pubblicazioni in materia e svolge da più di 20 anni docenze in corsi di formazione e aggiornamento presso aziende sanitarie, università e istituzioni di formazione pubbliche e private. Già negoziatore ARAN, ha partecipato alla stesura e negoziazione di circa 15 contratti collettivi relativi al comparto del Servizio sanitario nazionale e ha ricoperto per 14 anni il ruolo di Direttore amministrativo di aziende sanitarie in Toscana e nel Lazio.

Nicola Niglio, Stefano Simonetti | Maggioli Editore 2023

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PArliamo: la newsletter e il podcast di settembre del Dipartimento della Funzione pubblica https://www.servizidemografici.com/parliamo-la-newsletter-e-il-podcast-di-settembre-del-dipartimento-della-funzione-pubblica/ https://www.servizidemografici.com/parliamo-la-newsletter-e-il-podcast-di-settembre-del-dipartimento-della-funzione-pubblica/#respond Mon, 16 Sep 2024 05:50:24 +0000 https://www.servizidemografici.com/parliamo-la-newsletter-e-il-podcast-di-settembre-del-dipartimento-della-funzione-pubblica/
Sono disponibili online il podcast e il numero di settembre di PArliamo, la newsletter realizzata dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con FormezPA e indirizzata a tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

L’edizione di settembre si apre con l’approfondimento sullo schema di decreto legislativo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri, dedicato alle semplificazioni amministrative nel settore energetico.

Spazio anche al pubblico impiego, con il focus sull’incontro – quinto workshop dedicato alla valorizzazione del lavoro pubblico – del ministro Zangrillo con i responsabili delle risorse umane delle amministrazioni. L’obiettivo, alimentare il confronto con questa “comunità di pratica” intesa come luogo di approfondimento per il rafforzamento del capitale umano pubblico.

Tra i temi di settembre anche lo sviluppo delle competenze manageriali e di leadership, con il corso, erogato in via sperimentale da Formez, dedicato ai dirigenti del Dipartimento della funzione pubblica. Al termine del corso, che si compone di 9 moduli con interventi di esperti, laboratori e attività di team building, i contenuti formativi saranno messi a disposizione dei dirigenti di tutte le amministrazioni attraverso Syllabus.

Ma non solo. In questa edizione anche il provvedimento che autorizza il Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) ad assumere a tempo indeterminato, per l’anno scolastico 2024-2025, 56 mila 500 persone, tra insegnanti, educatori e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), le trattative per il rinnovo del CCNL Funzioni centrali 2022-2024 e tanto altro ancora.

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Riscatto degli anni di laurea e computo della pensione https://www.servizidemografici.com/riscatto-degli-anni-di-laurea-e-computo-della-pensione/ https://www.servizidemografici.com/riscatto-degli-anni-di-laurea-e-computo-della-pensione/#respond Fri, 05 Jul 2024 06:30:09 +0000 https://www.servizidemografici.com/riscatto-degli-anni-di-laurea-e-computo-della-pensione/
Una recente sentenza della Corte Costituzionale, n. 112 del 27 giugno 2024, ha stabilito che il riscatto degli anni di laurea non può essere utilizzato per passare dal sistema retributivo a quello misto nel calcolo della pensione. Questa decisione ha importanti conseguenze per migliaia di lavoratori che speravano di poter sfruttare il riscatto della laurea per accedere a un sistema di calcolo della pensione più vantaggioso.
Il Tribunale di Roma aveva sollevato la questione affermando che queste disposizioni violavano gli articoli 3 e 38 della Costituzione. Secondo il tribunale, non prevedere la possibilità di neutralizzare i contributi versati per il riscatto degli anni di laurea per uscire dal sistema retributivo e accedere a quello misto, risultava incostituzionale.

Le motivazioni della Consulta

La Corte ha chiarito che il riscatto degli anni di laurea ha come funzione principale l’incremento dell’anzianità contributiva. Non è previsto che il riscatto possa essere utilizzato per scegliere retroattivamente il sistema di calcolo della pensione più conveniente. Permettere tale scelta al momento del pensionamento contrasterebbe con il principio di certezza del diritto, fondamentale per il sistema previdenziale.

Implicazioni per i lavoratori

Questa sentenza implica che i lavoratori che hanno riscattato gli anni di laurea non possono contare su una successiva neutralizzazione di questi contributi per passare dal sistema retributivo a quello misto. Devono quindi considerare attentamente l’impatto del riscatto sulla loro pensione, consapevoli che la scelta fatta è definitiva e non può essere rivista retroattivamente.

Conclusioni

La Corte ha concluso che non è possibile scegliere il sistema di calcolo della pensione basandosi su una valutazione fatta solo al momento del pensionamento, poiché ciò contrasterebbe con il principio di certezza del diritto che deve presidiare il sistema previdenziale. Inoltre, la funzione del riscatto degli anni di laurea si limita all’incremento dell’anzianità contributiva.

>> La sentenza della Corte Costituzionale, 27 giugno 2024, n. 112

>> Il comunicato della Consulta

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FAQ in materia di delega delle funzioni di stato civile https://www.servizidemografici.com/faq-in-materia-di-delega-delle-funzioni-di-stato-civile/ https://www.servizidemografici.com/faq-in-materia-di-delega-delle-funzioni-di-stato-civile/#respond Tue, 04 Jun 2024 05:45:52 +0000 https://www.servizidemografici.com/faq-in-materia-di-delega-delle-funzioni-di-stato-civile/
Il conferimento della delega delle funzioni di stato civile costituisce un argomento che genera da sempre numerosi quesiti. Di seguito proponiamo le dieci domande più ricorrenti.

1. Quale è la principale differenza rispetto alla delega di ufficiale d’anagrafe?
La delega delle funzioni di ufficiale dello stato civile deve essere formalizzata con apposito provvedimento del sindaco da comunicare al prefetto, così come previsto dall’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396. A differenza delle deleghe per le funzioni di anagrafe, le deleghe in materia di stato civile non devono essere approvato dal prefetto, pertanto acquistano efficacia fin da subito.

2. Quali dipendenti possono essere delegati all’esercizio delle funzioni di stato civile?
Ogni dipendente di ruolo del comune, previo superamento di apposito corso organizzato e disciplinato con decreto del Ministro dell’Interno, può essere destinatario della delega delle funzioni di stato civile, indipendentemente dalla categoria professionale di inquadramento.
Dalla declaratoria delle categorie professionali contenuta nella contrattazione collettiva non emerge infatti nessuna preclusione, nemmeno con riferimento a dipendenti ascritti all’area degli operatori.

3. È sempre necessario il superamento del corso abilitante?
L’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 prevede al terzo comma che, per gravi motivi, ciascun dipendente a tempo indeterminato può essere delegato ad esercitare le funzioni di ufficiale dello stato civile. Pertanto, nel caso in cui manchino figure abilitate o quelle esistenti non siano sufficienti a garantire lo svolgimento delle attività, le funzioni di stato civile possono essere delegate ad altri dipendenti a tempo indeterminato, prescindendo quindi dal superamento del corso abilitante.

4. È possibile rifiutare la delega?
La delega da ufficiale di stato civile è considerata un atto “intuitu personae” per cui assume una importanza determinante la fiducia che il sindaco ripone nel dipendente delegato. La delega non è soggetta ad accettazione; tuttavia l’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 prevede che il delegato può rinunciare alla delega delle funzioni di ufficiale di stato civile per gravi e comprovati motivi che devono essere adeguatamente indicati in un atto da trasmettere al sindaco. La rinuncia ha effetto dopo trenta giorni se entro tale termine non viene respinta. Nel caso in cui la rinuncia venisse respinta dal sindaco, l’interessato può rivolgersi al prefetto entro 10 giorni, il quale deciderà sulla questione.

5. È possibile delegare le funzioni di stato civile limitatamente al rilascio delle certificazioni?
L’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 stabilisce che la delega di ufficiale dello stato civile può riguardare l’esercizio totale o parziale delle funzioni. Pertanto è possibile circoscrivere l’oggetto della delega a determinate funzioni di stato civile, come ad esempio al rilascio della certificazione.

6. Con il cambio di amministrazione occorre predisporre nuove deleghe?
L’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 stabilisce che la delega ai dipendenti a tempo indeterminato del comune ed al segretario comunale resta valida sino a quando non viene revocata. Pertanto la cessazione dalla carica di sindaco non incide sulla validità delle deleghe conferite, fatta salva la facoltà per il nuovo sindaco di revocare quelle esistenti.

7. È possibile delegare un dipendente a tempo determinato?
L’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396, in seguito alle modifiche apportate dal decreto del Presidente della Repubblica 5 maggio 2009, n. 79, prevede la possibilità di conferire le deleghe di stato civile, in caso di esigenze straordinarie e temporalmente limitate, a dipendenti a tempo determinato del comune.
E’ quindi possibile delegare le funzioni di ufficiale di stato civile a dipendenti a tempo determinato del comune purché ricorrano simultaneamente le seguenti condizioni:

  • deve trattarsi di esigenze straordinarie, che giustificano l’esercizio della delega delle funzioni a personale diverso da quello di ruolo;
  • la delega deve essere temporalmente limitata nel tempo e la durata della stessa può coincidere con la durata del rapporto di lavoro del dipendente;
  • il dipendente deve aver superato l’apposito corso di abilitazione organizzato e disciplinato con decreto del Ministro dell’interno. In relazione a quest’ultimo punto il Ministero dell’interno nella circolare n. 15 del 9 luglio 2009 ha evidenziato che la delega al dipendente con contratto a termine presuppone necessariamente il superamento dell’apposito corso organizzato e disciplinato secondo i criteri e le modalità indicati dalla normativa vigente in materia.

8. È possibile delegare un dipendente di altro Comune?
Con la circolare del 29 novembre 2010 n. 34 il Ministero dell’interno, acquisito il parere del Consiglio di Stato, ha riconosciuto la delegabilità della funzione a personale dipendente da comune diverso da quello di appartenenza del sindaco delegante, in forza di convenzione. Il Consiglio di Stato ha espresso l’avviso che all’ipotesi descritta possano applicarsi in via analogica le norme contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 5 maggio 2009, n. 79, le quali prevedono l’estensione delle deleghe in questione a personale non di ruolo del comune. In sostanza, si è ritenuto che, se l’ordinamento acconsente la delega di tali delicate funzioni a impiegati a tempo determinato, a maggior ragione ciò potrebbe essere ammissibile, a seguito di apposita convenzione fra gli enti interessati, con riferimento a personale comunque di ruolo di altri comuni e, in quanto verosimilmente incardinati nell’area amministrativa, già provvisti della necessaria abilitazione per lo svolgimento delle competenze di stato civile.

9. La possibilità di delegare un consigliere comunale o un cittadino italiano per le celebrazioni di matrimonio può estendersi anche alle pubblicazioni?
L’articolo 1, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 dispone al secondo periodo che “per la celebrazione del matrimonio (…) le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale”. Il Ministero dell’interno nel massimario 2012 ha precisato che in tale ipotesi non è consentito l’ampliamento della delega per ricomprendervi ulteriori attività di stato civile, anche se finalizzate alla celebrazione del matrimonio come, ad esempio, l’effettuazione delle pubblicazioni. Tale attività è infatti rimessa a una figura tecnica, con la formazione, competenza e capacità professionale per l’esercizio delle relative funzioni.

10. È possibile delegare a svolgere le funzioni di ufficiale dello stato civile per la celebrazione di un matrimonio al Sindaco di un altro Comune?
La questione è stata trattata dal Ministero dell’interno nel massimario per l’ufficiale dello stato civile – edizione 2012 – di cui si riporta il passaggio testuale: “La lettura combinata delle norme di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 e agli articoli 55 e 58 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, circa la possibilità di conferire la delega per la celebrazione di matrimoni al sindaco di un altro comune, deve essere interpretata nel senso che il sindaco, in quanto privato cittadino italiano in possesso dei requisiti per la candidatura a consigliere comunale, può essere delegato alla celebrazione dei matrimoni in altri comuni”. Quindi la risposta è assolutamente affermativa, con la precisazione che trattasi di delega conferita a persona in possesso dei requisiti previsti per l’elezione a consigliere; il fatto che tale persona ricopra la carica di sindaco in altro comune non ha rilevanza ai fini della delega.

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Ufficiali di stato civile: corsi di abilitazione – anno 2024 https://www.servizidemografici.com/ufficiali-di-stato-civile-corsi-di-abilitazione-anno-2024/ https://www.servizidemografici.com/ufficiali-di-stato-civile-corsi-di-abilitazione-anno-2024/#respond Fri, 01 Mar 2024 06:40:27 +0000 https://www.servizidemografici.com/ufficiali-di-stato-civile-corsi-di-abilitazione-anno-2024/

Il Ministero dell’Interno, Direzione Centrale per i Servizi Demografici, con la circolare n. 20 del 28 febbraio 2024 comunica la disponibilità allo svolgimento, in ambito provinciale, di corsi di abilitazione per ufficiali dello stato civile, che potranno essere riservati sia al personale con più di 5 anni di delega nelle funzioni (corso di 50 ore), che al personale con meno di 5 anni di delega (corso di 100 ore).

> La circolare del Ministero dell’interno, 28 febbraio 2024, n. 20

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