CIE – servizidemografici.com https://www.servizidemografici.com Servizidemografici.com propone notizie, leggi e normative, giurisprudenza, prassi e approfondimenti per Regioni, Province, Comuni e professionisti che si occupano della gestione dello stato civile ed anagrafe Wed, 23 Oct 2024 09:39:12 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.servizidemografici.com/wp-content/uploads/2024/08/cropped-Servizi_demografici_PA.png?w=32 CIE – servizidemografici.com https://www.servizidemografici.com 32 32 235365670 Portale Carta d’Identità Elettronica (CIE) ora disponibile in tedesco: nuova versione per i cittadini altoatesini https://www.servizidemografici.com/portale-carta-didentita-elettronica-cie-ora-disponibile-in-tedesco-nuova-versione-per-i-cittadini-altoatesini/ https://www.servizidemografici.com/portale-carta-didentita-elettronica-cie-ora-disponibile-in-tedesco-nuova-versione-per-i-cittadini-altoatesini/#respond Thu, 24 Oct 2024 05:30:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=66053

Il Commissariato del Governo di Bolzano, in collaborazione con gli Uffici dell’Amministrazione provinciale, ha recentemente completato un progetto di grande rilevanza per i cittadini altoatesini: la creazione della versione in lingua tedesca del portale per la gestione della Carta d’Identità Elettronica (CIE). Questo sviluppo, che include sia l’app CIE-ID sia il sito web del Ministero dell’Interno, rende il sistema di identificazione digitale più accessibile a una porzione significativa della popolazione italiana di lingua tedesca.

La Carta d’Identità Elettronica rappresenta una delle innovazioni chiave nell’ambito della digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia. Insieme allo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e alla CNS (Carta Nazionale dei Servizi), la CIE consente l’accesso a un’ampia gamma di servizi online della Pubblica Amministrazione. L’iniziativa di tradurre il portale e l’app in tedesco garantisce che i cittadini dell’Alto Adige possano esercitare pienamente i propri diritti linguistici sanciti dallo Statuto di Autonomia.

Un progetto nato dal dialogo tra istituzioni

La creazione di questa versione bilingue non è stata un’iniziativa isolata, ma il frutto di un processo collaborativo. Il Commissariato del Governo di Bolzano ha lavorato a stretto contatto con il gruppo di lavoro istituito presso il Ministero dell’Interno e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. L’obiettivo principale era rispondere alle esigenze dei cittadini di lingua tedesca dell’Alto Adige, ma il risultato finale è stato messo a disposizione di tutti gli utenti del territorio nazionale.

Questa traduzione risponde a un’esigenza di equità e inclusività, assicurando che anche coloro che parlano tedesco come lingua madre possano interagire con la Pubblica Amministrazione nella propria lingua, senza barriere linguistiche.

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Il contatto diretto con il cittadino, che contraddistingue l’attività dei servizi demografici, può presentare diversi livelli di difficoltà per l’operatore, derivanti da esigenze sempre più specifiche e dalla crescente complessità e frammentazione dei modelli familiari.Troppo spesso l’operatore viene lasciato solo ad affrontare nell’immediatezza situazioni problematiche, senza un adeguato supporto e senza la necessaria preparazione, con la conseguente esposizione a responsabilità anche molto gravi.Il volume, giunto alla sua seconda edizione, costituisce un indispensabile compagno di lavoro, uno strumento operativo di facile e veloce consultazione che non può mancare sulla scrivania dell’operatore di sportello, con la finalità di contribuire alla sua formazione e, al tempo stesso, suggerire le soluzioni corrette anche per i casi più difficili.La nuova edizione del volume è aggiornata alle novità del settore degli ultimi anni: alla validità della carta d’identità elettronica a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento UE n. 2019/1157; all’utilizzo della carta d’identità elettronica come strumento di autenticazione per l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione e ai riflessi sull’attività di sportello; al completamento dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e all’avvio dei nuovi servizi online messi a disposizione dal Ministero dell’interno sul sito di ANPR.L’opera è il frutto di un accurato lavoro di documentazione di schede tematiche, indicazioni pratiche e procedurali, attraverso le quali vengono affrontate le varie casistiche connesse al rilascio della certificazione anagrafica e di stato civile, all’emissione delle carte d’identità e a tutti gli adempimenti connessi alle autenticazioni di firma e di copia.La nuova edizione è stata inoltre ampliata con due nuove sezioni dedicate al rilascio delle attestazioni di soggiorno ai cittadini dell’Unione europea e al diritto di accesso ai documenti amministrativi nei servizi demografici.William DamianiResponsabile Servizi Demografici del Comune di Riccione, esperto in materia di anagrafe e diritto amministrativo.

William Damiani | Maggioli Editore 2023

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Richiesta della prima carta d’identità a minore straniero. Quali sono le condizioni per procedere al rilascio? https://www.servizidemografici.com/il-caso-richiesta-della-prima-carta-didentita-a-minore-straniero-quali-sono-le-condizioni-per-procedere-al-rilascio/ https://www.servizidemografici.com/il-caso-richiesta-della-prima-carta-didentita-a-minore-straniero-quali-sono-le-condizioni-per-procedere-al-rilascio/#respond Mon, 07 Oct 2024 07:00:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/?p=65762

Si chiede quali siano i documenti e la procedura corretta per il rilascio della prima carta di identità di un neonato avente cittadinanza straniera. L’atto di nascita è stato registrato nel mio Comune dalla sola madre avente cittadinanza brasiliana ma il piccolo non ha ancora permesso di soggiorno e passaporto. Si chiede come procedere?
Leggi la risposta dei nostri esperti

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L’anagrafe in pratica

L’attività di un ufficio anagrafe prevede la gestione di una serie di procedimenti amministrativi eterogenei, ma accomunati dal fatto di essere preordinati alla regolare tenuta della banca dati anagrafica.Trattandosi di un’attività amministrativa che incide direttamente sulla sfera giuridica delle persone, è necessario che la stessa sia procedimentalizzata, ossia che segua le regole e i principi dettati in via generale dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.Dopo una prima parte dedicata ai cosiddetti “attrezzi del mestiere”, gli autori analizzano i singoli procedimenti anagrafici, distinguendo le procedure avviate in seguito alla dichiarazione degli interessati da quelle iniziate d’ufficio.Il volume tratta anche le registrazioni anagrafiche conseguenti alle comunicazioni dell’ufficio di stato civile e i procedimenti relativi all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Per ogni procedimento sono indicati le singole fasi, i termini, gli adempimenti, le soluzioni operative e, partendo anche dai quesiti degli operatori, si analizzano casi concreti.L’opera mette a disposizione un ricco archivio online di modulistica: oltre 180 modelli compilabili e personalizzabili secondo le esigenze e la prassi degli uffici.Da ultimo si segnala che il volume contiene anche una parte interamente dedicata al nuovo sistema sanzionatorio per la violazione degli obblighi anagrafici così come introdotto dalla legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di bilancio 2024), con numerose indicazioni pratiche anche alla luce della circolare del Ministero dell’interno del 18 aprile 2024, n. 35.William DamianiResponsabile Servizi Demografici del Comune di Riccione, curatore del sito internet www.servizidemografici.com, esperto in materia di anagrafe e diritto amministrativo.Maria Grazia Di MarcoCoordinatrice dell’anagrafe centrale e componente dell’Ufficio Studi del Comune di Bologna, esperta e docente Anusca.

William Damiani, Maria Grazia Di Marco | Maggioli Editore 2024

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Nuova numerazione progressiva degli atti di stato civile: innovazione digitale per la carta d’identità elettronica https://www.servizidemografici.com/nuova-numerazione-progressiva-degli-atti-di-stato-civile-innovazione-digitale-per-la-carta-didentita-elettronica/ https://www.servizidemografici.com/nuova-numerazione-progressiva-degli-atti-di-stato-civile-innovazione-digitale-per-la-carta-didentita-elettronica/#respond Tue, 16 Jul 2024 07:27:01 +0000 https://www.servizidemografici.com/nuova-numerazione-progressiva-degli-atti-di-stato-civile-innovazione-digitale-per-la-carta-didentita-elettronica/
Il decreto della Direzione centrale per i servizi demografici, emesso il 19 luglio 2023, introduce un’importante novità per la gestione degli atti di stato civile in Italia. Secondo questa nuova disposizione, il numero dell’atto di nascita riportato nella zona 21 del verso della Carta d’identità elettronica può essere espresso, oltre al formato già esistente, anche in un nuovo formato specificamente previsto per gli atti digitali di stato civile.

>> Clicca qui per leggere: CIE: adeguamento del formato alla nuova numerazione degli atti di stato civile in formato digitale

Il nuovo formato

Il nuovo formato prevede una stringa numerica suddivisa da tre separatori costituiti da trattini “-“. Questa stringa numerica mira a rendere l’identificazione degli atti di stato civile più chiara e uniforme, facilitando così la gestione digitale degli stessi. L’adozione di questo nuovo formato è un passo avanti nell’implementazione delle norme previste dal decreto ministeriale del 18 ottobre 2022.

Recepimento del decreto ministeriale del 18 ottobre 2022

Il cambiamento risponde alle esigenze delineate nell’allegato 3, punto A.2.1, del decreto ministeriale del 18 ottobre 2022, che stabilisce le modalità per l’assegnazione della numerazione progressiva agli atti di stato civile digitali. In particolare, il decreto prevede l’uso di un identificativo unico nazionale, strutturato come segue:

  • Anno di riferimento
  • Numero progressivo nazionale dell’atto di stato civile
  • Numero progressivo del comune che ha formato l’atto
  • Codice ISTAT identificativo del comune

Esempio di identificativo unico nazionale

Un esempio pratico di questa numerazione progressiva potrebbe essere: 2022-1002-10-043023. Questo codice rappresenta:

  • 2022: L’anno di riferimento.
  • 1002: Il numero progressivo nazionale dell’atto di stato civile.
  • 10: Il numero progressivo assegnato dal comune che ha formato l’atto.
  • 043023: Il codice ISTAT del comune stesso.

Vantaggi della nuova numerazione

L’introduzione di questo sistema numerico avanzato presenta diversi vantaggi:

  1. Uniformità e Chiarezza: L’uso di un formato standardizzato aiuta a evitare ambiguità e facilita la consultazione degli atti di stato civile.
  2. Facilità di Gestione: La digitalizzazione e l’uso di un identificativo unico rendono più agevole la gestione e l’archiviazione degli atti.
  3. Interoperabilità: Questo sistema favorisce l’interoperabilità tra i diversi comuni e le istituzioni nazionali, migliorando l’efficienza dei servizi demografici.

Conclusioni

Il decreto della Direzione centrale per i servizi demografici del 19 luglio 2023 rappresenta un’importante innovazione nella gestione degli atti di stato civile in Italia. Adottando una numerazione progressiva unificata e digitale, il sistema non solo rispetta le direttive del decreto ministeriale del 18 ottobre 2022, ma segna anche un significativo passo avanti verso la modernizzazione e l’efficienza dei servizi demografici nel nostro Paese.
Questo cambiamento promette di migliorare notevolmente la precisione e la semplicità con cui vengono trattati gli atti di stato civile, beneficiando sia i cittadini che le amministrazioni locali.

Per approfondire:

>> Lo stato civile che verrà … analisi del d.m. 18 ottobre 2022 sull’archivio nazionale informatizzato

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Il rilascio della carta d’identità elettronica nel corso del procedimento anagrafico https://www.servizidemografici.com/il-rilascio-della-carta-didentita-elettronica-nel-corso-del-procedimento-anagrafico/ https://www.servizidemografici.com/il-rilascio-della-carta-didentita-elettronica-nel-corso-del-procedimento-anagrafico/#respond Mon, 17 Jun 2024 07:43:16 +0000 https://www.servizidemografici.com/il-rilascio-della-carta-didentita-elettronica-nel-corso-del-procedimento-anagrafico/

1. L’impatto delle norme sulla residenza in tempo reale

L’articolo 5 del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 ha introdotto la cosiddetta “residenza in tempo reale”, per cui le iscrizioni e le mutazioni anagrafiche vengono registrate entro i due giorni lavorativi successivi alla presentazione della dichiarazione da parte dell’interessato. In questo modo il cittadino per vedere formalizzata la sua iscrizione o variazione in anagrafe non dovrà più attendere il termine della procedura, essendo stata anticipata la registrazione della sua dichiarazione prima che siano eseguiti gli accertamenti.
L’interessato quindi è già residente a tutti gli effetti anche durante il procedimento anagrafico di iscrizione o di variazione e pertanto potrà ottenere le relative certificazioni anagrafiche e il rilascio della carta d’identità.
Non è legittima, in quanto contrastante con le disposizioni sulla residenza in tempo reale, la prassi seguita da alcuni comuni di rifiutare il rilascio della carta d’identità rimandando tale adempimento alla conclusione del procedimento anagrafico.

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Aumenta l’uso della CIE: 23 milioni di accessi ai servizi online della PA da inizio anno https://www.servizidemografici.com/aumenta-luso-della-cie-23-milioni-di-accessi-ai-servizi-online-della-pa-da-inizio-anno/ https://www.servizidemografici.com/aumenta-luso-della-cie-23-milioni-di-accessi-ai-servizi-online-della-pa-da-inizio-anno/#respond Fri, 14 Jun 2024 05:58:35 +0000 https://www.servizidemografici.com/aumenta-luso-della-cie-23-milioni-di-accessi-ai-servizi-online-della-pa-da-inizio-anno/
La digitalizzazione? C’è già, anzi “Cie Già”. Con questo slogan, il 19 marzo è stata lanciata la campagna del Dipartimento per la Trasformazione Digitale per promuovere l’uso della Carta d’Identità Elettronica (CIE) tramite l’app CieID per un accesso semplice e sicuro ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione.

> Clicca qui per leggere: “CIE già”: la campagna per l’utilizzo online della Carta d’identità elettronica

La campagna, con Marco Camisani Calzolari e suo figlio come testimonial, comprende uno spot televisivo trasmesso su RAI, Sky, Mediaset e altre emittenti regionali, oltre a uno spot radiofonico su Rai, RTL 102.5 e RDS. La diffusione digitale e social ha raggiunto quasi 800.000 spettatori nei cinema e ha generato 12,5 milioni di impression sui social media, con oltre 2 milioni di visualizzazioni.

I risultati sono positivi. A metà aprile, i download dell’app CieID erano quasi 17,5 milioni, con un incremento del 13% durante la campagna. Le attivazioni sono aumentate del 55% rispetto ad aprile 2023. Le visite al portale cartaidentita.interno.gov.it sono state oltre 14 milioni durante il mese della campagna.

“I risultati della campagna ‘Cie Già’ sono incoraggianti,” afferma il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti. “I 23 milioni di accessi ai portali della PA nei primi 4 mesi del 2024 rappresentano un aumento del 130% rispetto al primo quadrimestre del 2023. Le PA che presentano il bottone ‘Entra con CIE’ sono aumentate del 65%, raggiungendo quota 9.635.”

Butti aggiunge: “Continueremo a promuovere l’uso dell’app CIE ID, sottolineando la sua utilità per appuntamenti con la PA, dalle scadenze fiscali alle iscrizioni scolastiche e prenotazioni mediche.”

>> PER APPROFONDIRE:

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La carta d’identità cartacea: le ipotesi in cui è ancora possibile il rilascio nell’attesa di un faticoso pensionamento imposto dalle regole europee https://www.servizidemografici.com/la-carta-didentita-cartacea-le-ipotesi-in-cui-e-ancora-possibile-il-rilascio-nellattesa-di-un-faticoso-pensionamento-imposto-dalle-regole-europee/ https://www.servizidemografici.com/la-carta-didentita-cartacea-le-ipotesi-in-cui-e-ancora-possibile-il-rilascio-nellattesa-di-un-faticoso-pensionamento-imposto-dalle-regole-europee/#respond Wed, 22 May 2024 05:30:53 +0000 https://www.servizidemografici.com/la-carta-didentita-cartacea-le-ipotesi-in-cui-e-ancora-possibile-il-rilascio-nellattesa-di-un-faticoso-pensionamento-imposto-dalle-regole-europee/
Il 3 agosto 2026 sarà la data ultima di validità della carta d’identità cartacea; si tratta di una scadenza imposta dall’articolo 5 del regolamento UE 2019/1157, adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza dei documenti rilasciati ai cittadini dell’Unione [1].
Nell’attesa che inizi il conto alla rovescia verso il meritato pensionamento, occorre prendere atto che ad oggi il ricorso al documento tradizionale continua ad essere ancora significativo per le ragioni che vedremo di seguito.
Quindi, prima di immaginare come sarà il “day after” e come potranno essere gestire eventuali urgenze, cerchiamo in questo contributo di analizzare le principali questioni legate alla sopravvivenza del vecchio documento cartaceo accanto alla nuova carta d’identità elettronica.

I casi di urgenza che consentono l’emissione del documento cartaceo

In seguito alla progressiva introduzione della CIE, il Ministero dell’Interno ha specificato che i comuni dovevano abbandonare la modalità di emissione della carta d’identità in formato cartaceo salvo i casi di reale e documentata urgenza segnalati dal richiedente per motivi di salute, viaggio, consultazione elettorale e partecipazione a concorsi o gare pubbliche (circolare n. 8 del 5 settembre 2017). In sostanza il Ministero ha voluto evitare che al cittadino fosse precluso l’esercizio di determinati diritti, restando sprovvisto di documenti d’identità, considerato che la produzione e la consegna materiale del nuovo documento elettronico non è immediata ma avviene dopo 6 giorni lavorativi dalla richiesta.

Con interventi successivi il Ministero dell’Interno ha però indirettamente limitato i casi che ancora consentono l’emissione della carta d’identità cartacea:

  • le circolari n. 2 del 14 febbraio 2018 e n. 5 del 27 febbraio 2018 hanno infatti indicato la possibilità di identificare gli elettori ai seggi con la ricevuta della richiesta di carta d’identità elettronica, neutralizzando di fatto l’ipotesi di urgenza legata alla consultazione elettorale;
  • la circolare n. 9 del 16 luglio 2019 ha invece chiarito in via generale che la ricevuta della richiesta della carta d’identità elettronica (CIE) costituisce un documento di riconoscimento ai sensi dell’articolo 35, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. In questo modo la ricevuta può essere utilizzata, al pari di qualsiasi altro documento di riconoscimento, anche per esercitare il proprio diritto di cura e per partecipare a concorsi o gare pubbliche.

Alla luce di tali indicazioni si ritiene che l’unica vera urgenza che ancora giustifica l’emissione istantanea del vecchio documento cartaceo sia solamente quella legata all’effettuazione di un viaggio con partenza ravvicinata. In tal caso si consiglia di acquisire un’apposita istanza con la quale il cittadino richiede il rilascio della carta d’identità cartacea avendo un viaggio programmato nei giorni successivi. Considerato che l’urgenza deve essere dimostrata, è opportuno acquisire la documentazione che comprovi l’imminente viaggio della persona (biglietto aereo, prenotazione alberghiera, ecc.).

La persona iscritta all’AIRE che si presenta in Comune

L’altra deroga all’obbligatorietà dell’emissione della CIE è la residenza all’estero del richiedente; al cittadino iscritto all’AIRE infatti per ragioni tecniche il comune può rilasciare unicamente la carta d’identità cartacea. Il Ministero dell’Interno nella circolare n. 11 del 16 ottobre 2019, dopo aver fornito le istruzioni per il rilascio della CIE da parte degli uffici consolari per i cittadini italiani residenti all’estero, ha affermato che “permane la possibilità per il cittadino residente all’estero di richiedere la carta d’identità presso lo sportello comunale che provvederà al rilascio del documento in formato cartaceo fino alla realizzazione delle nuove funzionalità previste per l’emissione della CIE”. Successivamente con la circolare n. 24 del 18 maggio 2021 è stato preannunciato che “le modalità di emissione della CIE presso i comuni anche per i cittadini residenti all’estero saranno oggetto di un prossimo, specifico, documento tecnico”.
Il cittadino italiano residente all’estero potrà rivolgersi al comune di iscrizione AIRE [2] oppure al comune italiano ove dimora, se diverso. L’articolo 3 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (TULPS) prevede infatti che il sindaco è tenuto a rilasciare la carta d’identità alle persone aventi nel comune la loro residenza o la loro dimora. Rientra quindi in tale concetto anche la persona residente all’estero, ma presente in modo temporaneo sul territorio comunale.

Il richiedente protezione internazionale

Un’altra ipotesi in cui è necessario rilasciare il documento cartaceo per motivi strettamente tecnici è quella dei richiedenti protezione internazionale [3]. Per costoro l’articolo 5-bis del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142 prevede il rilascio di una carta d’identità della durata di tre anni. Considerato che il circuito di emissione delle CIE attualmente non consente la produzione di un documento con tale validità, il Ministero dell’Interno nella circolare n. 11 del 26 ottobre 2020 ha dato indicazione di procedere al rilascio del documento in formato cartaceo fino all’adeguamento del sistema.
La norma non specifica se la carta d’identità rilasciata ai richiedenti protezione internazionale debba avere durata di 3 anni effettivi dalla data del rilascio o se la scadenza debba coincidere con il compleanno successivo così come previsto dall’articolo 7 del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5. In questa sede si ritiene di aderire alla prima soluzione intendendo la “durata triennale” come il periodo massimo di validità effettiva del documento [4].

I casi in cui non è consentito il rilascio della carta d’identità cartacea

Al di fuori dei casi sopra individuati, e fermo restando eventuali interruzioni o altri impedimenti del sistema di emissione delle CIE, non è legittimo il rilascio del vecchio documento cartaceo. Si continuano tuttavia a registrare casi in cui alcuni cittadini pretendono il rilascio della carta d’identità in formato cartaceo al posto della CIE. Tali richieste non sono in realtà dettate da reali urgenze, quanto piuttosto da motivazioni legate al minor costo del documento cartaceo rispetto a quello elettronico o alla volontà di non fornire le proprie impronte digitali [5].
In alcuni casi le spiegazioni verbali non sono sufficienti a convincere il cittadino e diviene necessario formalizzare un rifiuto scritto, anche al fine di mettersi al riparo dalla contestazione di eventuali ipotesi di reato previste dall’articolo 328 del codice penale (rifiuto o omissione di atti d’ufficio).
Non è nemmeno consentita l’emissione del documento cartaceo nelle ipotesi in cui l’identificazione del titolare avvenga nel luogo di domicilio (come nel caso delle persone ricoverate in ospedale, detenute in carcere o comunque impossibilitate a recarsi presso gli uffici comunali). In questi casi è infatti possibile rilasciare la CIE, omettendo unicamente l’acquisizione delle impronte digitali, non essendo al momento possibile disporre di una postazione mobile. Al massimo si dovrà valutare se considerare l’impossibilità di natura temporanea oppure permanente al fine di determinare la durata del documento da emettere [6].

La scadenza da riportare sulla carta d’identità cartacea

Un’ultima domanda riguarda la data di scadenza che deve essere riportata sul retro delle carte d’identità cartacee: si riporta la scadenza decennale oppure la data del 3 agosto 2026? In mancanza di indicazioni da parte del Ministero dell’Interno si ritiene che la soluzione più corretta sia quella di mantenere la scadenza decennale. Appare tuttavia doveroso rendere edotto il cittadino, al momento del rilascio oltre che con appositi avvisi sul sito istituzionale, circa il termine di validità fissato in via generale per tutti i documenti cartacei al 3 agosto 2026 dalle nuove regole europee.

__________

[1] L’articolo 5 del regolamento 2019/1157 al secondo paragrafo prevede che le carte d’identità “che non soddisfano le norme minime di sicurezza di cui alla parte 2 del documento ICAO 9303 o che non comprendono una MRZ funzionale” cessano di essere valide alla loro scadenza o entro il 3 agosto 2026, se quest’ultima data è anteriore.
[2] Il Ministero dell’interno con la circolare n. 2 del 19 febbraio 2002 ha chiarito che i Comuni sono tenuti al rilascio della carta d’identità anche a coloro che sono iscritti all’AIRE.
[3] L’articolo 5-bis del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, così come sostituito dal decreto legge 21 ottobre 2020, n. 130, prevede al quarto comma che “Ai richiedenti protezione internazionale che hanno ottenuto l’iscrizione anagrafica, è rilasciata, sulla base delle norme vigenti, una carta d’identità, di validità limitata al territorio nazionale e della durata di tre anni”.
[4] L’articolo 3 del decreto legge 21 ottobre 2020, n. 130 è norma speciale (in quanto dedicata ai richiedenti protezione internazionale) e successiva rispetto all’articolo 7 del decreto legge n. 5/2012.
[5] In realtà le impronte digitali sono registrate esclusivamente nel microprocessore all’interno della propria CIE e pertanto non vengono memorizzate in nessuna banca dati. Le impronte digitali sono accessibili solo alle Autorità di controllo che abbiano specifiche autorizzazioni e rappresentano una forma di tutela dell’identità fisica e digitale della persona: non c’è modo di leggere le impronte digitali né tramite un computer collegato a un lettore di smartcard né attraverso uno smartphone.
[6] L’articolo 4 del Regolamento UE 2019/1157 ha previsto al terzo paragrafo il rilascio di una carta d’identità elettronica con validità limitata ad un anno nel caso di impossibilità temporanea al rilievo delle impronte digitali.

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IL CASO – Cittadino straniero con permesso per protezione sussidiaria. Quale documento rilasciare? https://www.servizidemografici.com/il-caso-cittadino-straniero-con-permesso-per-protezione-sussidiaria-quale-documento-rilasciare/ https://www.servizidemografici.com/il-caso-cittadino-straniero-con-permesso-per-protezione-sussidiaria-quale-documento-rilasciare/#respond Wed, 22 May 2024 05:00:53 +0000 https://www.servizidemografici.com/il-caso-cittadino-straniero-con-permesso-per-protezione-sussidiaria-quale-documento-rilasciare/
Quesito

Un cittadino straniero in possesso di un permesso di soggiorno con dicitura “protezione sussidiaria” chiede il rilascio della carta d’identità elettronica. È possibile rilasciare la CIE con validità decennale oppure occorre emettere una carta cartacea con validità triennale?

Risposta

Lo straniero non è più richiedente asilo, in quanto allo stesso è stato riconosciuto lo status di protezione sussidiaria. L’articolo 5-bis del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, così come modificato dal decreto legge n. 130/2020, prevede al quarto comma che la carta d’identità della durata di tre anni sia rilasciata solo ai richiedenti protezione internazionale che hanno ottenuto l’iscrizione anagrafica. Il “richiedente” è il cittadino straniero che ha presentato la domanda di protezione internazionale sulla quale non è stata ancora adottata una decisione definitiva. Nel caso di specie la domanda è stata accolta con il riconoscimento dello status di protezione sussidiaria. Quindi non trovandoci più di fronte ad un richiedente asilo, bensì ad un beneficiario di protezione internazionale (al quale è stata riconosciuta la protezione sussidiaria) dovrà essere rilasciata una CIE con validità decennale.

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Istruzioni operative sull’indicazione delle generalità paterna e materna sulla scheda anagrafica e sulla CIE https://www.servizidemografici.com/istruzioni-operative-sullindicazione-delle-generalita-paterna-e-materna-sulla-scheda-anagrafica-e-sulla-cie/ https://www.servizidemografici.com/istruzioni-operative-sullindicazione-delle-generalita-paterna-e-materna-sulla-scheda-anagrafica-e-sulla-cie/#respond Thu, 09 May 2024 07:05:00 +0000 https://www.servizidemografici.com/istruzioni-operative-sullindicazione-delle-generalita-paterna-e-materna-sulla-scheda-anagrafica-e-sulla-cie/

Il Ministero dell’Interno con la circolare n. 36 del 30 aprile 2024 è intervenuto per richiedere ai Comuni di eliminare dalle schede anagrafiche l’acronimo “NN” nel campo relativo alla paternità o alla maternità dell’intestatario. Risultano infatti impropriamente riportate le indicazioni “NN”, “nn”, “N.N.” o “n.n.” in diverse schede anagrafiche registrate in ANPR.

La circolare in sintesi

I Comuni indicati nell’allegato 2 della circolare avranno a disposizione nella Web Application di ANPR (area “Utilità e notifiche” funzione “Download file”), un elenco di codici fiscali degli intestatari di schede anagrafiche che, in base ad una prima rilevazione effettuata da Sogei SpA, riportano tale acronimo. Questi Comuni dovranno eliminare tale acronimo sia nella banca dati anagrafica comunale sia nell’ANPR seguendo le istruzioni riportate nella Guida “Eliminazione dei dati della Paternità e Maternità – Modalità operativa per i Comuni” disponibile sul portale: https://www.anagrafenazionale.interno.it/.

In ogni caso il Ministero raccomanda di effettuare ulteriori verifiche sulle banche dati al fine di procedere alla bonifica degli acronimi sopraindicati, qualora fossero stati impropriamente registrati. A tal fine la nota precisa che a breve sarà implementato in ANPR un apposito controllo che, in fase di iscrizione anagrafica, sia da webapp che attraverso web service, invierà all’operatore un avviso di tipo warning (che comunque non bloccherà gli adempimenti anagrafici in corso) quando nel campo relativo alle generalità dei genitori sia registrato l’acronimo in questione.

La stessa problematica è stata riscontrata anche nel sistema della Carta d’Identità Elettronica (CIE) con riferimento a documenti rilasciati a persone minorenni. Il Ministero precisa che il sistema consente di non stampare il nome dei genitori, ovvero, a richiesta, di stampare il nome anche di uno soltanto dei genitori nel caso di CIE valida per l’espatrio rilasciata ad un minore infraquattordicenne.

L’eliminazione dell’acronimo dalla carta d’identità elettronica già rilasciata comporterà l’annullamento del documento su richiesta dell’interessato ed il rilascio di una nuova CIE. I Comuni coinvolti, che riceveranno successive istruzioni e il seriale delle carte in argomento tramite le Prefetture di riferimento, sono invitati ad agevolare le procedure di rinnovo del documento che sarà rilasciato gratuitamente.

Le istruzioni operative per i Comuni

Fanno seguito alla circolare le istruzioni operative rivolte ai Comuni per l’eliminazione del dato della paternità e maternità erroneamente indicate in fase di subentro o derivante dalle operazioni anagrafiche.
Il Ministero sottolinea l’importanza della risoluzione di questa particolare anomalia soprattutto nel caso in cui sia stata indicata NN nn o N.N. n.n. nel campo della paternità e/o maternità.

> Consulta la circolare del Ministero dell’Interno, 30 aprile 2024, n. 36

> Consulta le istruzioni operative per i Comuni

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La procedura per il rilascio della carta d’identità a persona dimorante in altro Comune https://www.servizidemografici.com/la-procedura-per-il-rilascio-della-carta-didentita-a-persona-dimorante-in-altro-comune/ https://www.servizidemografici.com/la-procedura-per-il-rilascio-della-carta-didentita-a-persona-dimorante-in-altro-comune/#respond Mon, 25 Mar 2024 06:45:48 +0000 https://www.servizidemografici.com/la-procedura-per-il-rilascio-della-carta-didentita-a-persona-dimorante-in-altro-comune/
In questo approfondimento riassumiamo i punti fondamentali per il rilascio della carta d’identità a una persona non residente – la verifica della competenza al rilascio del documento; – il rapporto con il Comune di residenza; – le condizioni per il rilascio del documento valido per l’espatrio.

La competenza al rilascio della carta d’identità a una persona residente in un altro Comune è regolata dall’articolo 3 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). Secondo questa normativa, il sindaco è tenuto a rilasciare la carta d’identità alle persone che hanno la loro residenza o la dimora nel Comune.
Il dipendente incaricato dal sindaco può quindi procedere al rilascio della carta d’identità se la persona è residente nel Comune o solo dimorante, ossia iscritta anagraficamente in un altro Comune ma presente temporaneamente sul territorio comunale.

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“CIE già”: la campagna per l’utilizzo online della Carta d’identità elettronica https://www.servizidemografici.com/cie-gia-la-campagna-per-lutilizzo-online-della-carta-didentita-elettronica/ https://www.servizidemografici.com/cie-gia-la-campagna-per-lutilizzo-online-della-carta-didentita-elettronica/#respond Wed, 20 Mar 2024 07:08:09 +0000 https://www.servizidemografici.com/cie-gia-la-campagna-per-lutilizzo-online-della-carta-didentita-elettronica/

Che cosa è “CIE già”

CIE già” è la campagna di comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per promuovere l’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica (CIE) abilitata dall’app CieID come strumento per accedere in maniera semplice e sicura ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
Realizzata dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale in collaborazione con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria e con il Ministero dell’Interno, la campagna sarà diffusa a partire dal 19 marzo.

Gli interventi di Alessio Butti, Alberto Barachini, Wanda Ferro

La Carta d’Identità Elettronica è stata rilasciata a oltre 43 milioni di italiani, con più di 14 mila amministrazioni che offrono la possibilità di accedere con la CIE ai propri servizi digitali. Comuni, scuole, grandi PA Centrali come INPS e Agenzia delle Entrate: sono numeri in costante crescita, anche grazie ai fondi PNRR messi a disposizione del Dipartimento per la trasformazione digitale. Con questa campagna vogliamo, quindi, promuovere l’utilizzo della CIE, l’identità digitale garantita dallo Stato che, attraverso l’app CieID, offre il massimo livello di sicurezza (livello 3) nell’accesso ai servizi online, in linea con quanto richiesto dai Regolamenti europei e con quanto prevede lo sviluppo dell’IT Wallet, il Sistema di portafoglio digitale italiano“, ha sottolineato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, ha posto l’accento sul ruolo della comunicazione nel rapporto fra Pubblica Amministrazione e cittadini: “La velocità delle trasformazioni della vita quotidiana digitale e le opportunità che questa offre vanno accompagnate da una comunicazione istituzionale che migliori il rapporto dei cittadini con la tecnologia. Messaggi chiari e comprensibili che possano contribuire ad una coscienza digitale e ad un uso consapevole dei servizi tecnologici”.

“La Carta di Identità Elettronica, un progetto di cui è titolare il Ministero dell’Interno, permette l’accertamento dell’identità del possessore e l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni grazie a sofisticati elementi di sicurezza e anticontraffazione. L’app CieID, attraverso cui si effettua la gestione dell’identità digitale, è stata già scaricata 16 milioni di volte e risultano attivi 4,8 milioni di smartphone e tablet. Il numero di accessi ai servizi online con la CIE, negli ultimi due anni, è quasi raddoppiato, passando da 18 a 36 milioni. Numeri che raccontano l’efficacia del lavoro del governo Meloni e del Viminale, grazie alla grande attenzione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sulla digitalizzazione dei servizi di cittadinanza, anche attraverso il supporto ai comuni nei processi di dematerializzazione, per dare la possibilità ai cittadini di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione con sempre maggiore facilità e in sicurezza”, ha affermato il Sottosegretario all’Interno con delega al Dipartimento affari interni e territoriali – Dait, on. Wanda Ferro.

La campagna

Protagonisti dello spot televisivo sono Marco Camisani Calzolari e suo figlio che vorrebbe realizzare un’app “super sicura” che aiuti a semplificare la vita di tutti i giorni. Un’app che c’è già, o meglio CIE già: è l’app CieID, che consente di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione in modo rapido, con la Carta d’Identità Elettronica. Una situazione che gioca sulla complicità padre-figlio all’interno di un ambiente familiare e domestico, per evidenziare, con un registro leggero, i vantaggi dell’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica, invitando i cittadini a scaricare l’app CieID per avere un’esperienza d’uso più completa e sicura.
La campagna prevede uno spot televisivo che verrà trasmesso dal 19 al 26 marzo sulle reti televisive RAI, per proseguire su Sky (24 marzo – 6 aprile), su Mediaset (31 marzo – 6 aprile), sulle principali emittenti televisive di ogni Regione, su radio nazionali (Rai, Rtl 102.5 e RDS) e con un’ampia diffusione digital e social.

>> PER APPROFONDIRE:

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