La Gazzetta degli Enti Locali https://www.lagazzettadeglientilocali.it La Gazzetta degli Enti Locali è il sito dedicato alle riforme degli enti locali - leggi finanziarie, federalismo, Carta autonomie, legge 241, Tuel, appalti Mon, 04 Nov 2024 13:25:32 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/wp-content/uploads/2024/03/cropped-LaGazzetta_PA.png?w=32 La Gazzetta degli Enti Locali https://www.lagazzettadeglientilocali.it 32 32 229619786 Legge di Bilancio 2025: le schede di lettura https://www.lagazzettadeglientilocali.it/legge-di-bilancio-2025-le-schede-di-lettura/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/legge-di-bilancio-2025-le-schede-di-lettura/#respond Mon, 04 Nov 2024 13:05:47 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77587

Segnaliamo alcuni interessanti dossier di approfondimento in relazione ai contenuti del disegno di Legge di Bilancio 2025 come varato dal Governo e firmato dal Presidente della Repubblica. Ricordiamo che ora il provvedimento è incardinato presso le commissioni parlamentari per le audizioni.

Legge di Bilancio 2025 in pillole

Una sintesi per punti dei principali contenuti del disegno di Legge di Bilancio 2025:
– Proroga effetti riforma fiscale e taglio del cuneo fiscale.
– Rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
– Incremento risorse per finanziare il rinnovo dei contratti della sanità.
– Supporto alle famiglie e bonus nascite.
– Lavoro e imprese, ovvero incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027.
– Adeguamento pensioni.
– Investimenti pubblici post PNRR.

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Applicazione per i Comuni con meno di 3mila abitanti della normativa su parità di genere nelle giunte https://www.lagazzettadeglientilocali.it/applicazione-per-i-comuni-con-meno-di-3mila-abitanti-della-normativa-su-parita-di-genere-nelle-giunte/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/applicazione-per-i-comuni-con-meno-di-3mila-abitanti-della-normativa-su-parita-di-genere-nelle-giunte/#respond Mon, 04 Nov 2024 10:35:37 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77561

Un’ulteriore modalità d’individuazione dell’assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio comunale, qualora tale figura sia prevista nello statuto. Questo in sintesi il parere del Ministero dell’Interno (Dipartimento Affari Interni e Territoriali), 31 ottobre 2024.

>> CLICCA QUI PER CONSULTARE IL PARERE IN FORMA INTEGRALE.

Il caso specifico

Il caso è stato sollevato da una Prefettura italiana che ha riacceso il dibattito sull’applicazione della parità di genere nelle giunte comunali dei Piccoli Comuni. La vicenda riguarda un Comune di soli 292 abitanti, dove il sindaco ha nominato due assessori di genere maschile, vista l’assenza di consigliere di maggioranza di sesso femminile. I consiglieri di minoranza, richiamando il principio costituzionale di parità di genere, hanno suggerito l’inclusione di un assessore esterno, come previsto dallo statuto comunale.
La normativa italiana, a partire dall’art. 1, comma 137 della legge n. 56/2014, stabilisce che nei Comuni con più di 3mila abitanti nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in giunta per meno del 40%. Tuttavia, per i Comuni con meno di 3mila abitanti, come nel caso in esame, la normativa si limita a raccomandare che gli statuti comunali assicurino condizioni di pari opportunità tra uomini e donne.

La giurisprudenza

La giurisprudenza ha evidenziato che, in casi specifici, l’obbligo di parità di genere può essere subordinato alla necessità di garantire la funzionalità politica della Giunta. Nella sentenza n. 173/2022, il TAR Puglia ha stabilito che il principio di parità di genere non può prevalere sul criterio di nomina fiduciaria degli assessori, specie se non vi sono candidate disponibili tra le persone di fiducia del sindaco. Inoltre, il TAR Molise, con la sentenza n. 243/2023, ha osservato che l’impossibilità di rispettare la parità di genere in Giunta non può essere presunta, ma deve essere adeguatamente dimostrata tramite un’istruttoria approfondita e una motivazione chiara delle ragioni ostative. Il Consiglio di Stato ha aggiunto, nella sentenza n. 406/2016, che il sindaco potrebbe adottare un metodo trasparente, come un avviso pubblico, per identificare eventuali disponibilità femminili per l’incarico di assessore.

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Incompatibilità del revisore dei conti con incarichi nella tesoreria comunale https://www.lagazzettadeglientilocali.it/incompatibilita-de-revisore-dei-conti-con-incarichi-nella-tesoreria-comunale/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/incompatibilita-de-revisore-dei-conti-con-incarichi-nella-tesoreria-comunale/#respond Mon, 04 Nov 2024 10:27:00 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77512

I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell’Ente locale.
Questo in sintesi il concetto evidenziato dal parere del Ministero dell’Interno (Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali) del 25 ottobre 2024.
La questione è stata sollevata dal sindaco di un Comune che ha domandato se sia consentito che il presidente del Collegio di revisione dell’Ente ricopra, contemporaneamente, anche il ruolo di membro del Consiglio di amministrazione e di presidente del Comitato esecutivo della banca che gestisce il servizio di tesoreria comunale.

Nel parere, viene evidenziato che l’art. 236 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), al terzo comma, stabilisce in modo chiaro che i componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni sottoposti a controllo o vigilanza da parte dell’ente locale. Questa norma nasce dall’esigenza di garantire l’imparzialità e l’indipendenza dei revisori contabili, evitando che si creino situazioni di conflitto d’interesse tra i revisori e l’Ente.

L’art. 223 del TUEL aggiunge un altro tassello importante: i revisori dell’Ente locale sono tenuti a verificare trimestralmente la gestione del servizio di tesoreria. Questa disposizione, combinata con il divieto dell’art. 236, comma 3, evidenzia come l’assunzione di incarichi presso la banca che svolge il servizio di tesoreria possa rappresentare un’incompatibilità oggettiva.

In linea con queste disposizioni, sottolinea il Dipartimento, la giurisprudenza amministrativa ha riconosciuto la legittimità della decadenza dall’incarico per quei revisori che ricoprano posizioni dirigenziali in organismi collegati all’Ente locale.

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Proroga per l’invio dei dati al Portale nazionale delle classificazioni sismiche https://www.lagazzettadeglientilocali.it/proroga-per-linvio-dei-dati-al-portale-nazionale-delle-classificazioni-sismiche/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/proroga-per-linvio-dei-dati-al-portale-nazionale-delle-classificazioni-sismiche/#respond Mon, 04 Nov 2024 10:14:00 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77536

In materia di classificazioni sismiche, segnaliamo il comunicato del 30 ottobre 2024 del Dipartimento Casa Italia con cui si rende noto che è stato adottato il decreto ministeriale che proroga al 30 novembre 2024 il termine di cui all’art. 6, comma 2, primo punto elenco, del D.P.C.M. 17 settembre 2024.
In particolare, la proroga riguarda l’invio delle informazioni al Portale nazionale delle classificazioni sismiche (PNCS) riguardanti tutti i SAL approvati entro il 1° ottobre 2024. Per gli interventi che hanno prodotto il primo SAL successivamente al 1° ottobre 2024 rimangono in vigore i termini di cui all’art. 6, comma 2, secondo punto elenco del D.P.C.M. 17 settembre 2024.

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Riparto del concorso alla finanza pubblica per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028 (Comuni, Province, Città metropolitane) https://www.lagazzettadeglientilocali.it/riparto-del-concorso-alla-finanza-pubblica-per-ciascuno-degli-anni-dal-2024-al-2028-comuni-province-citta-metropolitane/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/riparto-del-concorso-alla-finanza-pubblica-per-ciascuno-degli-anni-dal-2024-al-2028-comuni-province-citta-metropolitane/#respond Mon, 04 Nov 2024 10:12:03 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77543

Segnaliamo la pubblicazione, da parte del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del decreto del 30 settembre 2024, corredato degli allegati A, B e C.

>> CLICCA QUI PER CONSULTARE IL DECRETO CON I RELATIVI ALLEGATI.

Il decreto reca il “Riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a 200 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni di euro per le province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028“, ai sensi dell’art. 1, commi 533, 534 e 535, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, registrato alla Corte dei conti il 25 ottobre 2024 al n. 4318.
La norma si applica ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana e Sardegna, con esclusione degli Enti in dissesto finanziario o in procedura di riequilibrio finanziario, alla data del 1° gennaio 2024, o che abbiano sottoscritto gli accordi di cui all’art. 1, comma 572, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, e di cui all’art. 43, comma 2, del decreto legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91.

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Nodo spesa corrente nei Comuni: dai contratti costi per 1,5 miliardi https://www.lagazzettadeglientilocali.it/nodo-spesa-corrente-nei-comuni-dai-contratti-costi-per-15-miliardi/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/nodo-spesa-corrente-nei-comuni-dai-contratti-costi-per-15-miliardi/#respond Mon, 04 Nov 2024 09:20:32 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77554

di GIANNI TROVATI (dal Sole 24 Ore)

Con la definizione preventiva dei fondi per i prossimi due rinnovi contrattuali del pubblico impiego, la Legge di Bilancio compie una svolta epocale rispetto a un passato puntellato da stanziamenti annuali in attesa degli eventi.
La novità, dettata dalla riforma delle regole fiscali comunitarie che impongono ai Paesi di tracciare ex ante il piano di spesa pluriennale, ha una ricaduta importante anche per gli enti locali. Perché come sempre, e come ribadito dalla stessa Legge di Bilancio, i fondi per i settori statali vanno replicati in proporzione anche nelle amministrazioni territoriali, che però devono trovare i soldi nei propri bilanci. Di conseguenza, in sintesi, la manovra rende evidente le tensioni che sono destinate a generarsi su una spesa corrente comunale peraltro colpita nella stessa manovra dagli obblighi di accantonamento annuale, 1,35 miliardi in cinque anni da destinare poi a investimenti o riduzione del disavanzo.

Due numeri aiutano a inquadrare i termini del problema. In base all’articolo 19 del disegno di Legge di Bilancio, i rinnovi contrattuali nei settori statali determineranno nei due trienni un aumento di spesa a regime di 11,662 miliardi nel settore statale, divisi fra i 5,55 miliardi del 2025/27 e i 6,112 del 2028/30. L’esperienza degli scorsi rinnovi mostra che i rinnovi contrattuali delle Funzioni locali richiedono una somma poco inferiore al 18% di quella stanziata per il settore statale, e che all’interno del comparto i Comuni pesano intorno al 72,3%. Basta qualche operazione quindi per misurare l’impatto dei rinnovi sui conti locali: per il comparto si tratta di poco meno di 2 miliardi a regime (990 milioni circa nel primo triennio), mentre per i soli Comuni il contatore si ferma intorno a 1,5 miliardi (720 milioni nel 2025/27).

Poco conta il fatto che siano ancora in corso le trattative per il contratto 2022/24, perché le regole impongono in ogni caso di accantonare a bilancio le risorse di competenza previste per i rinnovi ogni anno: in entrambi i trienni, la somma vale poco meno del 32% del totale nel primo anno e intorno al 64-65% nel secondo. In termini complessivi, per la spesa di personale dei Comuni si tratta di un incremento a regime intorno all’11%. Un salto non banale, che “fortunatamente” (si fa per dire) arriva in amministrazioni che ancora non hanno recuperato i buchi di organico creati dai vecchi blocchi al turn over e quindi hanno visto flettersi negli anni i livelli di spesa. Ma che inevitabilmente si riflette sui parametri di «sostenibilità» che misurano le possibilià di nuove assunzioni, peraltro frenate nel 2025 anche dal turn over al 75%.

In prospettiva, comunque, è ormai inevitabile domandarsi se i Comuni, e gli Enti locali in genere, hanno sul lato delle entrate i margini necessari a coprire questo aumento strutturale di spesa corrente.
L’impressione è negativa, perché gli spazi di leva fiscale non utilizzati valgono in teoria circa 1,2 miliardi, ma sono distribuiti in modo tutt’altro che uniforme, escludono la maggioranza degli enti medio-grandi e del Sud e imporrebbero di alzare ovunque ai massimi tutte le aliquote. L’IMU è inevitabilmente ferma, perché la base imponibile non risente del ciclo economico, l’addizionale è investita dalla crescita ma a ritmi molto inferiori al necessario. E la coperta, quindi, di accorcia sempre più.

* Articolo integrale pubblicato su Il Sole 24 Ore del 4 novembre 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)

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ARANComunica: online il primo numero della nuova newsletter https://www.lagazzettadeglientilocali.it/arancomunica-online-il-primo-numero-della-nuova-newsletter/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/arancomunica-online-il-primo-numero-della-nuova-newsletter/#respond Mon, 04 Nov 2024 06:59:00 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77493

L’ARAN segnala che è stato pubblicato il primo numero della nuova newsletter ARANComunica.
Si tratta di “uno strumento di comunicazione diretto, aggiornato e accessibile per comprendere le attività” che vengono svolte dall’Agenzia.
“L’ARAN – spiega il presidente Antonio Naddeo – rappresenta tutte le pubbliche amministrazioni nelle trattative contrattuali, garantendo che i tavoli di contrattazione siano luoghi di dialogo costruttivo. Ma il nostro lavoro non si limita a questo. Ci impegniamo quotidianamente per promuovere innovazione nelle relazioni sindacali, assistere le pubbliche amministrazioni nella gestione delle risorse umane. La newsletter vuole essere uno strumento per raccontare questo impegno, evidenziando le novità, le sfide e le opportunità che emergono”.
Nella newsletter è presente un focus sulle attività negoziali svolte nel periodo settembre-ottobre 2024, un approfondimento sull’accordo d’integrazione dell’ACNQ del 12 aprile 2022 in materia di costituzione delle RSU, sui principali punti della bozza di Ccnl del personale Funzioni Centrali, sul rapporto semestrale sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti.

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Il lavoro alle dipendenze alle pubbliche amministrazioni https://www.lagazzettadeglientilocali.it/il-lavoro-alle-dipendenze-alle-pubbliche-amministrazioni/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/il-lavoro-alle-dipendenze-alle-pubbliche-amministrazioni/#respond Mon, 04 Nov 2024 06:00:00 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77532

Il rapporto Formez-Censis, intitolato Il lavoro alle dipendenze alle pubbliche amministrazioni, ha messo in luce come la Pubblica Amministrazione rappresenti una valida opportunità di lavoro per i giovani italiani, allineando le loro aspirazioni con le potenzialità del settore pubblico. Secondo i dati, i giovani tra i 18 e i 35 anni, non attualmente impiegati nella PA, vedono con favore il percorso di trasformazione della PA, apprezzando il potenziamento del merito e la digitalizzazione dei servizi, innovazioni come il portale inPA, oltre a tutele e prospettive di carriera.
L’indagine, condotta su un campione rappresentativo a livello nazionale e integrata da interviste a dirigenti pubblici, ha rivelato un crescente interesse verso il settore pubblico come luogo di lavoro di qualità, capace di garantire un buon equilibrio tra vita lavorativa e tempo libero.
Giovanni Anastasi, presidente di Formez, ha sottolineato come i dati testimonino una sintonia tra le aspettative giovanili e le caratteristiche del lavoro pubblico, affermando la necessità di migliorare la comunicazione tra i giovani e le Pubbliche Amministrazioni per favorire un avvicinamento alle opportunità di carriera nella PA.

>> PER APPROFONDIRE:
SUMMARY DEL RAPPORTO.
IL RAPPORTO COMPLETO DI FORMEZ E CENSIS.


>> LEGGI ANCHE:
Pubblico impiego: i giovani chiedono tutele e carriere;
Nuovi tirocini e dottorati di ricerca nelle PA.

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Bilanci locali, tutte le tappe per rispettare le nuove regole della Manovra 2025 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/bilanci-locali-tutte-le-tappe-per-rispettare-le-nuove-regole-della-manovra-2025/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/bilanci-locali-tutte-le-tappe-per-rispettare-le-nuove-regole-della-manovra-2025/#respond Mon, 04 Nov 2024 05:45:00 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=77490

di ANNA GUIDUCCI (dal Sole 24 Ore)

Cambiano dal 2025 le regole di finanza pubblica per Regioni ed Enti locali. L’articolo 104 del disegno di legge di bilancio ridisegna gli obiettivi e i vincoli economici e finanziari derivanti dal nuovo quadro della governance economica europea. L’equilibrio previsto dal comma 821 della legge 145/2018 sarà infatti rispettato in presenza di un saldo non negativo tra le entrate e le spese di competenza finanziaria del bilancio, comprensivo dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del recupero del disavanzo di amministrazione e degli utilizzi del fondo pluriennale vincolato, al netto delle entrate vincolate e accantonate non utilizzate nel corso dell’esercizio.

Lo sforzo chiesto agli enti riguarderà la parte corrente del bilancio. Per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029 le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, le Città metropolitane, le Province e i Comuni saranno infatti tenuti a iscrivere nella missione 20 della parte corrente di ciascuno degli esercizi del bilancio di previsione un fondo, sul quale non sarà possibile assumere impegni, di importo pari al contributo annuale di propria competenza, fermo restando il rispetto dell’equilibrio di bilancio di parte corrente chiesto dall’articolo 40 del Dlgs 118/2011 e dall’articolo 162, comma 6, del TUEL. L’ammontare chiesto alle regioni a statuto ordinario in termini di contributo alla finanza pubblica, aggiuntivo rispetto a quello previsto a legislazione vigente, sarà pari a 280 milioni di euro per l’anno 2025, 840 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 1.310 milioni di euro per l’anno 2029.

I Comuni, le Province e le Città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna saranno invece tenuti ad assicurare un ulteriore contributo alla finanza pubblica, rispetto a quello previsto a legislazione vigente, pari a 140 milioni di euro per l’anno 2025, 290 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 490 milioni di euro per l’anno 2029. Con riferimento al bilancio di previsione 2025-2027, il fondo dovrà essere iscritto entro 30 giorni dal riparto dei contributi alla finanza pubblica con variazione di bilancio di competenza del Consiglio per gli enti locali e con legge regionale per le regioni a statuto ordinario. Le autonomie speciali dovranno iscrivere il fondo nel bilancio di previsione 2025-2027, entro il 31 gennaio 2025, con variazione di bilancio approvata con legge regionale o provinciale.

Per gli enti in disavanzo di amministrazione, il fondo derivante dall’esercizio precedente costituisce un’economia che concorre al ripiano anticipato del disavanzo di amministrazione, aggiuntivo rispetto a quello previsto nel bilancio di previsione. Per gli enti con un risultato di amministrazione pari a zero o positivo alla fine dell’esercizio precedente, il fondo confluisce nella parte accantonata del risultato di amministrazione destinata al finanziamento di investimenti. Le regioni e le province autonome considerano il disavanzo di amministrazione al netto della quota derivante da debito autorizzato e non contratto.

Entro il 30 giugno di ciascun esercizio dal 2026 al 2030, con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base dei rendiconti trasmessi alla Bdap, sarà verificato a livello di comparto degli enti territoriali il rispetto dei nuovi obiettivi di finanza pubblica e degli obblighi di accantonamento al predetto fondo. In caso di mancato rispetto degli obiettivi, saranno individuati gli enti inadempienti, ai quali sarà chiesto di iscrivere nei successivi 30 giorni nel bilancio di previsione, con riferimento all’esercizio in corso di gestione, un fondo pari alla sommatoria in valore assoluto:
a) del saldo di bilancio registrato nell’esercizio precedente se negativo;
b) del minore accantonamento del fondo rispetto al contributo annuale alla finanza pubblica dovuto.
Gli enti dovranno aver cura di rispettare i temini di invio dei dati alla Bdap. La mancata trasmissione entro il 31 maggio del consuntivo o preconsuntivo relativi all’esercizio precedente determinerà infatti l’incremento del contributo alla finanza pubblica del 10 per cento. Le sanzioni non si applicheranno agli enti per i quali sono sospesi per legge i termini di approvazione del rendiconto di gestione a decorrere dal 2 gennaio 2025.
Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio saranno adeguati con apposito decreto gli schemi del rendiconto generale della gestione e del bilancio di previsione degli enti al fine di consentire le verifiche dei saldi di finanza pubblica a decorrere dal rendiconto della gestione 2025 e dal bilancio di previsione 2026-2028.

* Articolo integrale pubblicato su Il Sole 24 Ore del 30 ottobre 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)

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Le edizioni del weekend della Gazzetta Ufficiale https://www.lagazzettadeglientilocali.it/le-edizioni-del-weekend-della-gazzetta-ufficiale/ https://www.lagazzettadeglientilocali.it/le-edizioni-del-weekend-della-gazzetta-ufficiale/#respond Mon, 04 Nov 2024 04:06:00 +0000 https://www.lagazzettadeglientilocali.it/?p=71383

Mettiamo a disposizione degli utenti abbonati alla Gazzetta degli Enti Locali i link alle edizioni del weekend della Gazzetta Ufficiale. Si tratta della Serie generale n. 256 del 31 ottobre 2024 e della Serie generale n. 257 del 2 novembre 2024. Uno strumento particolarmente prezioso per gli operatori della Pubblica Amministrazione, consentendo loro di restare aggiornati sulle ultime normative e disposizioni legislative essenziali per l’esercizio delle loro funzioni. Tra i provvedimenti di rilievo presenti nelle edizioni della Gazzetta del weekend segnaliamo la delibera della Camera dei deputati 22 ottobre 2024 recante “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019” e il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 25 settembre 2024 recante “Disposizioni circa le modalità di raccolta da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti delle infrazioni di cui all’allegato III del decreto legislativo n. 144/2008 rilevate dagli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12 del codice della strada, a seguito dei controlli su strada e dall’Ispettorato nazionale del lavoro a seguito dei controlli effettuati presso la sede delle imprese di autotrasporto”.

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